Con l’espressione "ciclo combinato" si definisce l’unione di due cicli tecnologici, uno compiuto da aria e gas naturale (ciclo a gas) e l’altro compiuto da acqua e vapore (ciclo a vapore), entrambi finalizzati a produrre energia elettrica con elevato rendimento.
Nell'immagine è illustrato il principio di funzionamento della centrale a ciclo combinato.
Ciclo a gas
Un compressore aspira, attraverso un filtro silenziatore, l’aria dall’ambiente esterno portandola a pressioni elevate.
L’aria così compressa viene immessa in camera di combustione assieme al combustibile, costituito da gas naturale: la miscela che si forma viene incendiata e i gas prodotti ad alta pressione e temperatura si espandono in una turbina a gas (turbogas) che, ruotando, trascina un alternatore che genera energia elettrica.
I gas scaricati dal turbogas sono ancora molto caldi e, se rilasciati direttamente in atmosfera, costituirebbero uno spreco energetico che l’impianto pagherebbe in termini di rendimento.
Ciclo a vapore
Per evitare questo spreco e incrementare il rendimento della centrale, i gas di scarico del turbogas vengono inviati in un generatore di vapore a recupero, un grosso scambiatore di calore dove i gas cedono calore all’acqua, vaporizzandola.
A questo punto i gas della combustione possono essere avviati al camino, avendo ormai una temperatura molto bassa e un basso contenuto energetico.
Il vapore prodotto nel generatore a recupero va ad alimentare una seconda turbina, questa volta a vapore, che trascina nella sua rotazione un secondo alternatore per la generazione di energia elettrica.
In questa tipologia di centrali è prevista anche la possibilità di utilizzare il calore dell'acqua alla fine del ciclo per il teleriscaldamento, ciò consente di avere rese energetiche vicine al 90%.
N.B. : Nelle centrali termoelettriche si può utilizzare anche biogas ottenuto da biomasse
I sistemi di cogenerazione e trigenerazione sono ottimi mezzi di recupero e risparmio energetico: dal 60% al 100% di risparmio di combustibili fossili a seconda delle tipologie di impianto e necessità energetiche. Oggi sono tecnicamente maturi ed economicamente convenienti per poter essere adottati diffusamente Nella produzione convenzionale di energia elettrica soltanto il 35% dell'energia primaria fornita al sistema viene trasformata in energia elettrica mentre il 65% viene dissipata nell'ambiente con gravi conseguenze di carattere economico ed ambientale. Invece, nella produzione di energia elettrica mediante cogenerazione, soltanto il 15% dell'energia primaria viene sprecata, mediamente il 37% viene convertito in energia elettrica ed il 48% recuperato e trasformato in energia termica come acqua calda, acqua surriscaldata o vapore. Con soluzioni tecniche di nuova generazione si raggiungono rendimenti elettrici nell'ordine del 42% pari a 2,33 kW di energia primaria per ottenere 1 kW di energia elettrica L'investimento nella cogenerazione ha un ritorno economico (pay back) in tempi brevi, proprio per le sue caratteristiche di efficienza. |
La temperatura minima dall'acqua refrigerata è di 5° C con l'utilizzo di macchine ad assorbimento, di 3° C con macchine ad adssorbimento o di -30° C con macchine ad assorbimento acqua/ammoniaca. |