La prima distinzione tra le varie fonti energetiche che si deve fare è tra fonti energetiche potenzialmente utilizzabili ma che hanno bisogno di una "trasformazione" per l'effettivo utilizzo (fonti energetiche primarie) e quelle che sono immediatamente utilizzabili in impianti o dispositivi energetici o che utilizzano energia (fonti energetiche secondarie).
Si definiscono fonti energetiche primarie quelle presenti in natura prima di avere subito una qualunque trasformazione. Tra le fonti esauribili troviamo il petrolio grezzo, il gas naturale, il carbone e i materiali fissili e tra quelle rinnovabili si posso citare l’energia solare, eolica, idrica, da biomasse, geotermica e le fonti da risparmio energetico.
Si definiscono invece fonti energetiche secondarie quelle che derivano da una trasformazione di quelle primarie quali la benzina, che si ottiene dal trattamento del petrolio greggio, il metano, che viene estratto dai gas naturali, l’energia elettrica, che deriva dalla trasformazione di energia meccanica o chimica o fisica, l'idrogeno che può essere estratto dall'acqua o da combustibili fossili.
GP, 31/08/2024