Co-trigenerazione termosolare

Dall'insieme delle tecnologie termo solari, per la produzione di acqua calda e fredda e da quelle solari termodinamiche, per la produzione di energia elettrica, derivano i sistemi di cogenerazione e trigenerazione termosolare.

Una ditta Italo-Inglese, la Baxter Engineering Ltd., progetta e fornisce sistemi di cogenerazione e trigenerazione ad energia termosolare.
Il collettore è costruito a parabola mobile ad inseguimento su un uni ( tipo SEGS).

Un sistema di co-trigenerazione solare utilizza come energia primaria l'energia termica ricavata dal sole fornita ad una turbina sottoforma di vapore o ad una turbina organica ciclo Rankine sottoforma di fluido caldo.

Il fluido riscaldato dal sole a 300° C viene utilizzato come energia primaria per vaporizzare a bassa pressione, mediante un generatore indiretto, la condensa proveniente dal condensatore della turbina. Il vapore, successivamente, viene portato ad alta pressione utilizzando una fonte di calore che può essere, ad es., un inceneritore di rifiuti urbani o rifiuti industriali.

Il vapore ad alta pressione alimenta la turbina che, mediante un alternatore direttamente calettato, produce l'energia elettrica.

Il fluido che raffredda il condensatore, riscaldato dal vapore a bassa pressione che si trasforma in condensa, viene utilizzato in un circuito di riscaldamento e/o per produrre localmente acqua refrigerata per condizionamento o per processi industriali con ciclo frigorifero ad assorbimento.

Fonte:
www.baxterenergy.com

Un'altra società, la Solargenix Energy fornisce sistemi di produzione di elettricità e calore (fino a 400 °C e oltre) da integrare nei tetti degli edifici commerciali e industriali (Building Integrated High Temperature Solar Thermal System). Il "Power Roof", è questo il nome dato al sistema, è basato su un nuovo concetto che integra le più avanzate tecnologie degli impianti solari termici ad alta temperatura per la produzione di elettricità o calore (termoelettrosolari) con quelle dell'illuminazione naturale, dell'isolamento termico, del solare passivo e delle barriere riflettenti.

In questo sistema il concentratore è fisso e solidale con la struttura, l'inseguimento solare è affidato al ricevente.

Questa prima innovazione semplifica notevolmente il sistema di inseguimento del sole e ne riduce i costi, essendo il ricevente più leggero del concentratore, inoltre fa sì che lo stesso possa costituire una componente integrante del tetto.

La seconda importante innovazione riguarda il concentratore, realizzato sui principi della "Non Imaging Optics", studiati per più di venti anni all'Università di Chicago dal Prof. Roland Winston. Il collettore secondario è costituito da un "Compound Parabolic Collector" che ha efficienze molto più elevate dei concentratori parabolici tradizionali. I componenti vitali per la sicurezza dell'impianto sono gli stessi adottati nelle navicelle spaziali. Il sistema è gestito e controllato automaticamente.

Fonte:
www.solargenix.com
www.ilsolea360gradi.it