Difendiamo gli ecosistemi naturali: i laghi di Revine Lago e Tarzo (TV)

Tutte le manifestazioni e eventi programmati nella Giornata Mondiale dell'Acqua (22 marzo u.s.) e nella prima domenica della Settimana europea per le Alternative ai Pesticidi, sono state annulate o spostate a data da destinarsi. Il Pianeta e il nostri Paesi sono sotto la devastantte e tragica aggressione del coronavirus. Tutti noi siamo isolati  nelle case per contenere il contagio.

E' per tale ragione che gli organizzatori dell'evento progammato a Revine Lago e Tarzo non si sono persi d'animo e hanno lanciato una raccolta firme per difendere gli ecostistmi naturali.

I laghi di Revine Lago e Tarzo sono parte di un ecosistema prezioso per la biodiversità e rappresentano un patrimonio naturale riconosciuto e tutelato dalla Comunità Europea, valorizzato dalla Regione Veneto come Parco di Interesse Locale e tutelato dai Comuni rivieraschi attraverso il Piano Ambientale, che entra a pieno diritto nei confini territoriali delle ‘Colline del Prosecco’, come Patrimonio UNESCO.

Il Rapporto 2017 della Agenzia ARPAV sullo stato delle Acque Superficiali del Veneto, indica la presenza nelle acque dei laghi di sostanze inquinanti oltre i limiti di quantificazione, legate soprattutto alle attività agricole: metalli pesanti, Arsenico (insetticida) nel lago di S. Maria; pesticidi tra i quali: Dimetomorf (fungicida che combatte la Peronospera), Terbutilazina (utilizzato per il diserbo) in entrambi i laghi; Metalaxil (impiegato come fungicida), di Metamitron (usato come diserbante e fitoregolatore) e perfino del ‘vietatissimo’ DDT (per combattere gli insetti)..

Gli organizzatori hanno già espresso la loro preoccupazione per lo stato delle acque dei laghi e ora vogliano riaffermarla con la raccolta dlele firme. 
La spinta all’impianto di nuovi vigneti chi si è registrata negli ultimi anni, a ridosso delle sponde e fino ai confini della zona di massimo rispetto (che, evidenziano, rientrano tra le aree SIC in cui sono previsti standard ambientali stringenti) non può che far peggiorare ulteriormente la situazione fino alla progressiva compromissione dell’ecosistema acquatico.

E per tale ragione gli organizzatori chiedono che la Regione :

a) proceda seriamente e velocemente al potenziamento del Parco Naturale; alla costituzione dell’Ente Parco e alla definizione del relativo regolamento, al recepimento delle norme di tutela già definite dal Piano Ambientale;

b) proibisca le immissione di sostanze contaminanti e che si proceda alla bonifica e alla rinaturalizzazione dell'ecosistema-laghi.

Gli organizzatori invitano tutti i cittadini e le forze sociali ad aderire e sostenere la raccolta di firme promossa dagli organizzatori.

Per chiarimenti e contatti fate riferimento a: Comitato Marcia Stop Pesticidi, Gruppo Mamme Revine Lago (TV), Gruppo Stop Pesticidi di Tarzo (TV)
Per firmare la petizione clicca qui.

Come EnergoClub ci sentiamo in dovere di segnalare questa inziativa per due motivi: 1) conosciamo bene il Comune di Revine avendo curato la stesura del PAES ; 2) abbiamo curato lo sportello energia per due promuovendo iniziative di mobilità sostenibile (con l'installazione di una colonnina di ricarica gratuita).

Con l'occasione desideriamo consigliare agli organizzatori di effettuare, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, una o più azioni informative dirette:

(a) sulle aziende agricole e aziende che operano nel bacino dei laghi;

(b) sui consorzi agrari dei due comuni, e dei comuni contermini, utilizzati dalle aziende per la vendita di prodotti chimici di sintesi evidenziati nelle analisi dell'Arpav;

c) sugli amministraori dei comuni di Tarzo e Revine Lago sollecittandoli a proporre mozioni in Consgilio Comunale per emanare ordinanze che proibiscano l'uso di pesticidi e prodotti chimici dannosi all'ecosistema dei Laghi.

Non solo, consigliamo di fare un esposto o una denunzia (se ci sono evidenze documetntali che comprovano l'inquinamento) indirizzata al Procuratore della Repubblica (tramite Carabinieri, Polizia Municipale, ecc.) per far intervenire i NAS e l'Arpav per tracciare sia l'acquisto che l'uso "in campo" dei prodotti inquinanti. Vi consigliamo di prevedere le, indispensabili, azioni di supporto alle aziende agricole e ai relativi consulenti agronomi e veterinari, responsabili sicurezza delle aziende produttive, per individuare soluzioni tali da non compromettere la qualità della produzione primaria, dei prodtti enologici al fine di assicurare il rispetto degli standard di sicurezza nei luoghi di lavoro e degli ecostistemi.

Vi evidenziamo che l'inquinamentio va trattato come potenziale reato penale con conseguenze che vanno comunicate ai vari attori coinvolti (chi vende i pesticidi, chi li consiglia, chi li adopera, chi è preposto ai controlli, chi amministra i bene comuni). Non date per scontato che gli attori lo sappiano o ne siano consapevoli.

Per esercitare una pressione sugli enti preposti al controllo e all'azione di prevenzione e repressione consigliamo, inoltre, di adire alle vie legali con il supporto di professionsiti "pro-bono" o anche con un incarico oneroso raccogliendo, se ncessario, donazioni tramite i sottoscrittori della petizione.

Buon proseguimento e ... in bocca al lupo.

Gianfranco Padovan, Presidente EnergoClub
Cell. 336 262 341