Serbatoi e bacini idrici

Serbatoi e bacini idrici

I sistemi convenzionali di accumulo, basati sul pompaggio di acqua, utilizzano due serbatoi-bacini posti a quote differenti: nelle ore in cui l'energia prodotta è superiore all'energia richiesta, l'acqua è pompata dal serbatoio inferiore al serbatoio superiore, nelle ore di picco di domanda, l'acqua accumulata a monte viene utilizzata per produrre l'energia elettrica.

I serbatoi a monte possono costituire una riserva idrica anche per altre necessità e possono produrre energia elettrica "gratis" quando raccolgono l'acqua di origine meteorica. Inoltre sia i bacini a monte che quelli a valle possono essere utilizzati per mitigare gli effetti delle eccessive precipitazioni, spesso causa di allagamenti quando non di fenomeni alluvionali.

In situazioni favorevoli è tecnicamente possibile ricavare serbatoi da anfratti sotterranei naturali o da ex miniere.

Il mare aperto può essere utilizzato come serbatoio a valle, un esempio è dato dall'impianto da 30 MW costruito nel 1999 a Yanbaru, in Giappone.

I primi sistemi di pompaggio sono stati realizzati in Italia e Svizzera a partire dal 1890. Dal 1933 si è cominciato ad utilizzare turbine reversibili impiegate sia come motore-pompa che come generatore di energia elettrica. Attualmente le migliorie tecniche permettono di ottenere da questi impianti efficienze fino all' 85%.

In tutto il mondo sono installati più di 90 GW di impianti di pompaggio, corrispondenti al 3% della capacità globale di generazione. Questi impianti sono essenziali per il funzionamento, la regolazione e la razionalizzazione delle reti di trasmissione dell'energia elettrica. Gli impianti con potenza superiore ai 1000 MW sono più di 40.

Il costo degli impianti di pompaggio attualmente installati sono estremamente variabili, da 150 €/kW (USA) a più di 2000 €/kW, (Giappone). E' evidente che questo dipende dalle situazioni oggettive del territorio ma anche che la necessità di sistemi di accumulo sono necessari e convenienti anche quando hanno costi elevati.


  Sistema di pompaggio-generazione


Cliccando sull'immagine si può visualizzare la lista dei maggiori impianti intrnazionali di accumulo
www.electricitystorage.org/index.html

Quando sussistono le necessarie condizioni geologiche e di sicurezza è permesso, senza dover munirsi di alcuna licenza o concessione di derivazione delle acque, dotarsi di laghetti collinari con profondità non superiori ai 10 metri e capacità non superiori ai 100.000 m3 (un ettaro, 100m per 100m o 200m per 50m ecc.). www.ciamarche.org

Questo modesto bacino idrico ha un potenziale di accumulo di 200 kWh per ogni metro di dislivello utile. Un laghetto collinare posto a 10 metri di quota rispetto ad un serbatoio inferiore (che potrebbe anche essere il mare ) ha una capacità di accumulo di 2000 kWh. Con 100 metri di dislivello l'energia accumulabile è di 20 MWh. Se ben progettato e gestito potrebbe essere un valido strumento di prevenzione o di alleggerimento di fenomeni alluvionali, ricorrenti in molte situazioni dove questi laghetti potrebbero e dovrebbero essere attuati. In caso di abbondanti piogge la raccolta delle acque dal bacino imbrifero di competenza comporterebbe un guadagno netto di energia.

Studio internazionale per la gestione delle risorse idriche: www.mwhglobal.com