Biomasse: Aspetti economici

 

E’ evidente che le diverse fasi del ciclo produttivo del combustibile da biomassa, sia esso di origine agricola o forestale, creano posti di lavoro e favoriscono la ripresa dei settori agricolo e forestale. Inoltre, anche l'industria collegata alle tecnologie di conversione energetica potrebbe trarre un considerevole beneficio occupazionale. Circa 1.700 posti di lavoro per TWh/anno sono necessari per produrre energia elettrica da biomasse, contro i 100 richiesti per la fonte nucleare e 115 per il carbone.

Fonte:

www.ciemat.es

Secondo uno studio dell'UE il danno prodotto dai combustibili fossili è valutabile in 0,03-0,08 €/kWh per il carbone, 0,02-0,05 €/kWh per il petrolio e 0,01-0,02 €/kWh per il gas naturale.

Fonte:

www.itabia.it

Un'altro studio dell'Unione Europea ha stabilito che i costi sanitari per le conseguenze dannose prodotte per ogni litro di benzina bruciata dalle auto nelle città sono di 0,7 Euro.

Fonte:

www.isfe2000.com

Inoltre l'energia delle biomasse vegetali contribuisce a ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico oltre che al perseguimento degli obiettivi imposti nell’ambito delle conferenze internazionali sul clima.

Fonte:

www.elettricita.ch

In Germania si sono voluti stimare i potenziali effetti socio-economici della produzione di biodiesel (Ifo Institute, Monaco). Ipotizzando di investire a colza 300.000 ha, si produrrebbero, con una resa media di 3 t/ha, 900.000 t/anno di semi oleosi, trasformabili in 350.000 t di olio e 531.000 t di panello proteico. Conseguentemente, sono producibili 336.300 t di biodiesel (oltre a 40.356 t di glicerina), che sostituirebbero una quantità praticamente equivalente di gasolio. In questa ipotesi, verrebbero creati quindi quasi 5.000 posti di lavoro (1 ogni 70t/anno di produzione).I minori introiti per il fisco derivati dalla necessaria defiscalizzazione del combustibile (che altrimenti non risulterebbe competitivo con il gasolio) risulterebbero compensati per circa il 70% dalla tassazione dell'aumento del fatturato globale indotto dalla produzione del biodiesel. La rimanente parte (circa 36 milioni di Euro) potrebbe essere considerata a carico dei vantaggi ambientali acquisiti (corrispondenti a circa 0,09 € per litro di biodiesel.