Tra le prime società ad aver sviluppato questa tecnologia per l'accumulo energetico è statal’americana Superconductivity Inc. Denominata SMES (Superconducting Magnetic Energy Storage) è basata sull'accumulo di energia per mezzo di potenti magneti superconduttivi.
Può accumulare l'energia con una perdita nell'ordine dello 0.1% all'ora (per il sistema di raffreddamento). I volani sottovuoto per esempio hanno perdite dell'1% all'ora e sono considerati già sistemi molto efficienti nel ciclo giornaliero. Attualmente si sono costruiti sistemi con decine di MW di potenza e con capacità energetica nell'ordine delle centinaia di KWh. Teoricamente, una bobina del raggio di 150-500 metri potrebbe accumulare 5000 MWh di energia e restituirla in 5 ore.
Due unità SMES da 10 MW complessivi (le prime in Italia e tra le prime nel mondo) sono state installate presso lo stabilimento di Agrate-Milano della società STMicroelectronics dove proteggevano i delicati processi produttivi dei chip da momentanee diminuzioni della tensione di alimentazione ("buchi") che possono provocare lunghe interruzioni dell'attività produttiva. www.mmmm.it
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L'avvolgimento dello SMES dell'Ansaldo ricerche: circa 100 km di fili superconduttivi, deve essere immerso in 1500 litri di elio liquido a -269 Fonte: www.cesi.it |