Il teleriscaldamento è uno dei modi più interessanti per utilizzare direttamente i fluidi geotermici a bassa temperatura (80-100 °C). Consiste nell'usare il fluido geotermico per scaldare direttamente, tramite degli scambiatori di calore, l'acqua circolante nei corpi scaldanti (radiatori, termoconvettori o pannelli radianti) dell'impianto di riscaldamento delle abitazioni.
Uno dei maggiori impianti di teleriscaldamento è installato a Ferrara. Serve 14.000 appartamenti con l'utilizzo di acqua calda a 102°C rinvenuta a 4 km dalla città in un pozzo a 1.300 m di profondità perforato a suo tempo per la ricerca petrolifera. Estraendo 250 m³/h di acqua, che poi viene fatta riconfluire in profondità, si risparmiano circa 12.000 TEP/anno. Oltre al risparmio di combustibile fossile, sono ben avvertibili i benefici del teleriscaldamento per il minore inquinamento dell'aria, vantaggio notevole in città. |
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I locali necessari per una centrale di teleriscaldamento geotermico sono contenuti nei volumi e possono essere mimetizzati in ambito cittadino, anche perché nel sistema non sono coinvolti combustibili e il fluido utilizzato non ha temperature tali da creare pressioni pericolose. Oltre a Ferrara altri impianti di teleriscaldamento sono installati a Pommarance (Pisa) e a Bagno di Romagna (Forlì).
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