Materiali fotovoltaici: situazione attuale

Si parla spesso dell'assenza della ricerca tecnologica in Italia e, purtroppo, dobbiamo dire che ci sono delle conferme.
Nella relazione Mercati dei materiali per il fotovoltaico a film sottile e organico (Materials Markets for Thin Film and Organic Photovoltaics) non c'è una parola che riguardi l'Italia nè come aziende nè come ricerca tecnologica. C'è da essere preoccupati? Sì, senza alcun dubbio.

E' da molto tempo che tutti attendono l'uscita delle celle fotovoltaiche a film sottile dell'Emma nazionale. Da quanto vediamo però tale iniziativa non è conosciuta dal mercato internazionale.

Gli imprenditori italiani devono sapere che questo è un settore in cui investire, trovare collaborazioni, aprire canali con università parchi tecnologici, farsi vedere sui mercati con continuità, in modo sistematico. La curva di esperienza di queste tecnologie sarà molto lunga. In altre parole non ci si potrà sedere sugli allori, bisognerà guardare avanti, puntando sia sullo sviluppo dei nuovi materiali, sia sullo sviluppo dei processi e dei sistemi di utilizzo.

L'imprenditore, che vuole fare qualcosa di serio in campo solare fotovoltaico, può partire dalla relazione citata.
Un consiglio. Non pensi di fare bene se la dà da leggere ai collaboratori soprattutto ai collaboratori impegnati a tirare avanti con fatica la "carretta": sono le persone meno indicate per pensare all'innovazione tecnologica. L'imprenditore dovrebbe leggersela in prima persona per catturare le opportunità che in essa vi si offrono ma soprattutto per "respirare" l'aria che questo settore mette a disposizione. 

Se però tra i collaboratori c'è qualcuno che si distingue, per interesse e iniziativa, gli si crei una struttura esterna prima possibile, gli si trovi dei referenti e canali scientifici di prim'ordine, gli si dia una quota societaria e si investa in quella direzione. Le opportunità sono enormi e questo è il momento da cogliere al balzo.

Fonti: Nanomarkets,

G. Padovan