
Entrerà in vigore il 4 dicembre del 2012 la nuova Direttiva sull'efficienza energetica 2012/27/UE che stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell'efficienza energetica al fine di garantire il conseguimento dell'obiettivo principale delll'UE relativo all'efficienza energetica del 20% entro il 2020 e di gettare le basi per ulteriori miglioramenti dell'efficienza energetica al di là di tale data.
La Direttiva, approvata dal Parlamento europeo l’11 settembre 2012, pubblicata in via definitiva sulla Gazzetta Ufficiale il 14 novembre, prevede che "ciascuno Stato debba stabilire un obiettivo nazionale indicativo di efficienza energetica, basato sul consumo di energia primaria o finale, sul risparmio di energia primaria o finale o sull'intensità energetica".
Un’attenzione molto rilevante è posta alla ristrutturazione del parco nazionale degli edifici residenziali e commerciali, pubblici e privati, che dovrà essere il frutto di politiche lungimiranti e non estemporanee. L’obiettivo dell’UE è, infatti, orientato ad esortare le amministrazioni pubbliche degli Stati membri a ristrutturare e a rendere energeticamente efficiente ogni anno almeno il 3% degli immobili di competenza statale e a risparmiare e ad applicare il Green Public Procurement (GPP), che consta nell’applicazione di criteri di carattere ambientale per le scelte di acquisto della Pubblica amministrazione.
Gli Stati membri dovranno anche adottare misure per promuovere "la disponibilità, per tutti i clienti finali, di audit energetici di elevata qualità, efficaci in rapporto ai costi". Tali check up delle performance energetiche dovranno essere svolti a cura di esperti qualificati e/o accreditati secondo criteri di qualificazione, con la supervisione di autorità indipendenti, conformemente alla legislazione nazionale. Specifici programmi dovranno anche essere adottati per sensibilizzare le famiglie ai benefici di tali audit attraverso servizi di consulenza adeguati.
Per quanto riguarda, invece, le aziende di grandi dimensioni, agli Stati membri toccherà prevedere misure in grado di garantire diagnosi energetiche da realizzare, "entro il 5 dicembre 2015 e almeno ogni quattro anni dalla data del precedente".
Infine, gli Stati membri dovranno adottare specifiche misure per "promuovere e facilitare un uso efficiente dell'energia da parte dei piccoli clienti di energia, comprese le utenze domestiche. Tra gli strumenti e le politiche atti a favorire cambiamenti comportamentali dei consumatori sono incoraggiati: incentivi fiscali, accesso a finanziamenti, contributi o sovvenzioni, erogazione di informazioni, avvio di progetti esemplari.
Gli Stati membri dovranno conformarsi alla Direttiva entro il 5 giugno 2014. Questo significa che, per quanto riguarda l'Italia, già la
Strategia Energetica Nazionale, in fase di consultazione pubblica fino al 30 novembre 2012, dovrà tenere debitamente conto delle priorità e delle indicazioni stabilite in sede UE in tema di efficienza energetica.