Venezia: il moto ondoso produce energia

Le onde della laguna producono già corrente elettrica per uso domestico, mentre due grandi impianti creeranno a breve energia trasformando le onde del mare senza produrre CO2.

Venezia scommette sulla trasformazione dell’energia potenziale delle onde in energia pulita. Infatti, il Comune di Venezia, tramite AGIRE – Agenzia Veneziana per l’Energia, con la collaborazione di privati che detengono dei brevetti propri sta supportando un progetto di sperimentazione per utilizzare le onde per generare energia rinnovabile. Progetto che analizza l’utilizzo delle onde del mare per produrre energia elettrica, idrogeno a basso costo o acqua desalinizzata, senza produrre CO2, e che ha portato alla realizzazione di 3 prototipi, 2 da installare in mare aperto e uno già installato in laguna.
Saranno a breve testati in mare aperto il sistema GIANT (Generatore Integrato Autonomo Non Tradizionale), composto da un semplice corpo galleggiante collegato ad un reattore fisso, e il più complesso – ed impattante - WEM (Wave Energy Modul). Due diversi sistemi di conversione che sfruttano tanto le onde ampie del mare, quanto quelle del moto ondoso generato in laguna dal passaggio di barche a motore.
Ed è proprio dallo sfruttamento del moto ondoso che ha preso il via nello scorso mese di agosto il test di un prototipo GIANT, installato nel canale della Giudecca. Si tratta di una sorta di fungo con un impatto ambientale minimo, dal momento che non richiede  fondazioni o tralicci, non genera rumori e non utilizza materiali inquinanti. A prima vista sembra un semplice galleggiante, dotato però di una parte fissa ed una mobile montata che producono elettricità in bassa frequenza che confluisce in un alimentatore che la trasforma in corrente continua. “Questo sistema, sperimentato proprio per Venezia – spiega l'assessore all'Ambiente Gianfranco Bettin - sfrutta il moto ondoso e anche le onde di rimbalzo sulle rive. Un sistema ingegnoso capace, una volta a regime, di diventare un micro-serbatoio di energia ad uso domestico”. Per sapere se è proprio così, bisognerà aspettare i primi dati sulla sperimentazione, che saranno resi noti nell’agosto 2012 e daranno informazioni preziose tanto per la diffusione del piccolo impianto, quanto per la realizzazione di uno analogo di dimensioni maggiori, che sarà installato di fronte al Lido di Venezia e che a pieno regime potrà produrre fino a 12mila kWh l'anno.
Sempre al largo del Lido entrerà a breve in funzione anche il sistema WEM, composto da moduli di circa 6 metri di diametro, con una struttura centrale di acciaio che contiene un generatore di 7 kilowatt nominali cui sono collegati, tramite bracci, sei galleggianti riempiti d’acqua (che pesano circa 1.000 kg l’uno) e che formano così una sagoma simile a quella di un fiore. La struttura sarà posizionata a livello del medio-mare (cioè tenendo conto delle maree) e sarà fissata o ancorata al fondo, così da poter resistere a eventuali correnti o mareggiate. Nella fase discendente dell’onda i galleggianti trasferiranno la loro energia ad un dispositivo interno alla struttura centrale, tramite i bracci. Il dispositivo trasmette a sua volta gli impulsi a un generatore, producendo così energia elettrica, che sarà trasferita a terra tramite cavo marino. Le stime dicono che con un singolo modulo e con un’onda media si potrà ottenere una potenza di picco di 7 kW, in grado di produrre ben 35.000 kWh all'anno. Ossia l’energia necessaria per alimentare, ad esempio, un asilo nido.

 

FONTE: AGIRE – Agenzia Veneziana per l’Energia