L’ing. Giampaolo Valentini, del Gruppo di Lavoro Efficienza Energetica dell’ENEA che ha girato l’Italia in lungo e in largo per aiutare cittadini e imprese ad applicare correttamente le detrazioni del 55% per le riqualificazioni energetiche scrive un interessante articolo su Qualenergia in cui si dissocia fermamente dal “decreto sviluppo”, il D.L. 22/6/2012 n. 83, pubblicato in Gazzetta il 26 giugno ed entrato immediatamente in vigore.
Con le novità introdotte è stato disposto un innalzamento della detrazione per le ristrutturazioni edili dal 36 al 50% da subito e un abbassamento della detrazione per le riqualificazioni energetiche dal 55 al 50% dal 1° gennaio 2013. La prima e immediata conseguenza sarà l’azzeramento degli interventi di riqualificazione energetica. “Chi mai, infatti”, scrive Valentini, “vorrà sottostare agli adempimenti, procedurali e prestazionali, previsti per l’efficientamento energetico, relazionare l’Enea e il Paese su quanto realizzato e sui risultati attesi, quando senza nulla dichiarare si potrà godere dello stesso beneficio (il 50%) dall’anno prossimo o di uno leggermente inferiore (il 50%, anziché il 55%) da subito, facendo passare l’intervento come ristrutturazione edile? Il 5% di differenza sarà largamente recuperato e anzi incrementato, risparmiando sui costi di tecnici e materiali che non dovranno sottostare a nessun vincolo prestazionale particolare.
Le altre conseguenze. Affossamento di tutti i benefici quali: creazione di posti di lavoro ad alta specializzazione, sviluppo della ricerca tecnologica nei settori colpiti, alleggerimento dei costi sociali, rispetto degli obiettivi internazionali in termini di efficienza energetica…
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