RINNOVABILI. Corte Costituzionale blocca moratoria sull’eolico in Puglia

Con sentenza pubblica la Corte Costituzionale ha definitavamente accolto il ricorso presentato dal Governo italiano contro la moratoria sull'eolico introdotta in Puglia, poiché in contrasto con i criteri dell'autorizzazione unica presenti nel D. lgs 387/2003. Positivi i commenti dell'APER (Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili), che sottolinea il danno provocato dai provvedimenti interdittivi di questo tipo nello sviluppo delle fonti alternative. L'associazione spera inoltre che la sentenza possa avere ricadute anche su analoghi strumenti attuati in altre regioni.

 

Se il decreto – afferma Roberto Longo, presidente APER – si muove infatti in un'ottica di semplificazione e snellimento delle procedure che costituiscono l'iter autorizzativo, le moratorie rappresentano senza ombra di dubbio la chiara antitesi di questa logica". "La moratoria quindi – prosegue Longo – è uno strumento inammissibile in quanto incontrasto con il decreto 387; ci aspettiamo infatti che questa sentenza provocherà importanti ricadute sulle moratorie attualmente in vigore, come quelle vigenti in Sardegna, in Basilicata e in Molise, che sottolineano in maniera estremamente forte il dualismo tra Stato e Regioni di cui soffre anche il settore delle rinnovabili". "A tale proposito – conclude il presidente dell'APER – l'Associazione segnala che sta già predisponendo l'invio di una lettera indirizzata ai presidenti di quelle Regioni in cui vigono moratorie per chiederne la cessazione".