Provincia di Bolzano paladina delle rinnovabili

La provincia di Bolzano ha pianificato di rendersi indipendente dalla fonti fossili entro il 2020; lo afferma Michl Laimer, assessore all'urbanistica, l'ambiente, natura e paesaggio, acque pubbliche ed energia.
 
L'affermazione è stata dette ne "I Colloqui di Dobbiaco 2009", evento organizzato dall’Accademia dei Colloqui di Dobbiaco, che rappresentano (dal 1985) un appuntamento annuale per riflettere sull’innovazione ecologica basata su nuovi modelli di sviluppo sostenibile che favoriscano un’attuazione pratica dei principi e delle conoscenze emerse dai Colloqui di Dobbiaco precedenti.
Lasciamo parlare i numeri della Provincia di Bolzano detti da Michl Laimer. Sono eloquentissimi!
  • 56% del fabbisogno energetico attuale è coperto da fonti rinnovabili,
  • 75% del fabbisogno energetico sarà coperto da fonti rinnovabili nel 2013;
  • 100% entro il 2020 (a titolo di esempio in Svezia era al 39,8%, in Finlandia al 28,5%, in Austria al 23,3%, in Germania al 5 e in Italia al 5,2%)
  • 29% del fabbisogno della provincia è per l’elettricità (coperta dalla produzione idroelettrica al 100% con 930 centrali in tutto, 784 da 220 kW, 116 da 220-3000 kW e 30 oltre 2000 kW)
  • 50% surplus di produzione elettrica esportata
  • 71% da domanda termica è coperta ad oggi per il 27% con le rinnovabili e il 44% dalle fonti fossili.
  • 63 centrali a biomasse che producono annualmente 350 MWh che serve 10.600 utenze allacciate con un taglio di emissioni pari a 48 milioni di tonnellate pari a 139.000 tonnellate di CO2
  • 15% della biomassa arriva da legname delle foreste locali e il resto dagli scarti delle segherie
  • 31 impianti di biogas che trattano deiezioni animali e rifiuti organici
  • 13 GWh di elettricità prodotta da biogas
  • 9.300 tonnellate CO2 evitate
  • 930 tonnellate di metano prodotte
  • 1.068 impianti fotovoltaici
  • 29 MW di potenza installata
  • 17.700 installazioni di solare termico
  • 50% di tutti i collettori solari in Italia è in Alto Adige
  • 195.000 m² pari a 40 m² ogni cento abitanti
  • 100% dei masi saranno dotati di tetti solari (non disponibile il dato attuale)
  • 291 piccoli impianti geotermici
  • 7 siti che hanno passato la valutazione ambientale strategica dove saranno installate 5000 sonde in geotermiche.
  • un piano idrogeno: è stato iniziato un impianto di produzione di idrogeno a Bolzano utilizzando energia idroelettrica, mentre a Rovereto si utilizzerà l’energia da fotovoltaico e sul valico si impiegherà l'eolico. Il progetto con il Tirolo austriaco e la Baviera prevede la realizzazione di una rete di distributori di idrogeno in tutte le aree di servizio nel tratto dell'autostrada da Verona a Monaco.
Filosofia adottata dalla Provincia di Bolzano: i cittadini che producono la loro energia, si abituano anche ad amministrarla e distribuirla.
Caso emblematico Dobbiaco: la centrale a biomasse è di proprietà di una cooperativa costituita dalle 700 famiglie e imprese del comune. Tutti sono collegati alla centrale che produce 600.000 euro di utili l'anno. La cooperativa si prefigge ora di acquistare una centrale idroelettrica oggi nelle mani di privati.
I numeri, i fatti, le intenzioni ci fanno dire .... bravi, proseguite e dimostrate che è possibile realizzare una società ad energia fossile zero.
Sembra abbiamo ascoltato Al Gore e poi Obama.
L'impegno della Provincia è nato in momento antecendente all'uscita del film "Una scomoda verità" di Gore, "ergo" ... Al Gore, e poi Obama, si sono ispirati a loro. Non si può escluderlo!!!
Chi volesse replicare l'esperienza di Dobbiaco nel proprio Comune può vedere come funziona Retenergie.
Complimenti ancora.
Gianfranco Padovan, Presidente EnergoClub