Progetto Helios: un posto al sole per il FV tedesco

Con un nuovo programma di investimenti la Grecia mette a disposizione della Germania terreni demaniali dismessi per realizzare parchi fotovoltaici

L’energia del sole contro la crisi. Indebolita dal suo dissesto economico, la Grecia si fa forte dei suoi trecento giorni di sole l’anno e si candida a diventare la centrale ad energia solare del Nord Europa.
L’ha annunciato il ministro dell’Energia greco George Papaconstantinou all’ European Photovoltac Solar Energy Conference and Exhibition svoltosi ad Amburgo, presentando il progetto Helios. Si tratta di un piano che prevede la concessione di terreni demaniali (come cave abbandonate o basi militari) senza vincoli legali-amministrativi, per la realizzazione di parchi solari. In sostanza, dell’apertura di una corsia preferenziale per sfruttare economicamente il grande potenziale solare del paese, attraendo in Grecia capitali stranieri.
Infatti il progetto Helios, ha aggiunto Papaconstantinou, prevede anche un notevole snellimento degli iter burocratici per l'approvazione dei progetti, il che faciliterà notevolmente il rientro degli investimenti da parte delle società estere che decideranno di accettare la sfida.
Così con Helios la Grecia stima di poter attrarre investimenti per circa 20 miliardi di euro per installare 2,2 GW entro il 2020 e ad arrivare a 10 GW entro il 2050: prospettive che appaiono ancora più ambiziose alla luce dei soli 206 MW di capacità installata alla fine del 2010.
Ma definirli genericamente “capitali esteri” non è propriamente corretto, poiché il progetto “Helios” è già stato oggetto di incontri e accordi tra i rappresentanti dei governi greco e tedesco, che hanno avuto luogo alcune settimane fa ad Atene. E che sarà proprio la Germania - che sta progettando il suo futuro produttivo supportato dalla conversione energetica dal nucleare alle fonti alternative - a importare una parte dell’elettricità prodotta col sole greco.
“La Grecia gode di 300 giorni di sole all’anno, quasi il 50% in più della Germania, leader globale per capacità fotovoltaica installata”, ha sottolineato Papaconstantinou, che ha anche precisato che la Germania ha bisogno del sole greco per colmare il gap energetico creato dalla decisione di abbandonare definitivamente l’energia nucleare entro il 2022.
Il progetto sembra, infatti, vantaggioso per entrambi i paesi: la Germania potrà dare uno sbocco alla sua forte industria del fotovoltaico, garantirsi la fornitura di elettricità pulita e gli investimenti contribuiranno a realizzare circa 60.000 posti di lavoro in Grecia e a risanare l’economia e il debito pubblico di Atene, fonte di non poche preoccupazioni per l’Europa e per Berlino in particolare.

Fonte: Reuters

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