Piccola rivoluzione in arrivo per la mobilità elettrica in Italia

Con le prime 30 installazioni di ricarica per veicoli elettrici di tipo Fast, Enel mostra il nuovo corso e apre il corridoio Milano Roma. Il primo ottobre 2017 ufficialmente è stata inaugurata la prima parte del progetto EVA+. A regime questo tipo di stazioni di ricarica saranno ben 180.

Si tratta di impianti cofinanziati dall'Unione Europea, necessari ad ammodernare l'infrastruttura di trasporto e quindi utili a servire gli assi autostradali della Penisola. Inizialmente sembrava fossero destinati ad arricchire la dotazione delle stazioni di servizio all'interno delle autostrade.  Successivamente si è capito che non sarà proprio così. Le installazioni, infatti, sono state realizzate in aree private presso i parcheggi di centri commerciali, presso parcheggi di Comuni o di enti come ACI, vicini a caselli autostradali.

In questa fase, dal punto di vista del consumatore, ciò è un bene, perchè ogni stazione può servire sia i due sensi di marcia autostradale che la viabilità ordinaria, senza costringere i veicoli ad entrare per forza in autostrada per fare la ricarica.

Con i primi punti di ricarica installati, è possibile viaggiare da Milano a Cassino oppure da Milano a Savona (per ora) in modo fluido, dato che ogni sosta attrezzata permette di fare il quasi pieno ai veicoli elettrici  in massimo 30 minuti.

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I primi punti di ricarica installati nell'ambito del Progetto EVA+

Le stazioni di ricarica prevedono i tre tipi di connessione standard:
• una in corrente alternata (AC) Tipo 2
• e due in corrente continua (DC) con CCS Combo e Chademo.
Tutte con disponibilità di potenza fino a 50 kW, ma con carica contemporanea di due veicoli al massimo, di cui una in AC e l'altra in DC.
Dunque saranno soddisfatte quasi tutte le esigenze di ricarica. Tuttavia, rimangono tagliati fuori alcuni tipi di veicoli elettrici che non prevedono la carica rapida come la Renault Fluence, Renault Kangoo e i vari quadricicli.

palmanova_-_pasquale_medium.jpgLe stazioni sono utilizzabili da tutti gli abbonati Eneldrive con tessera e tramite App E-Go,  necessaria per gli stranieri senza codice fiscale. Tuttavia i due accreditamenti hanno una tariffazione diversa: la prima genera un conto a consumo e si pagherà 40 Euro cent a kWh erogato; la seconda genera un conto a tempo (massimo 30 minuti). Per maggiori informazioni, si veda oltre in questo articolo,.

Comunque, tanta è la sorpresa che ha suscitato questo evento tra i possessori di veicoli elettrici e gli addetti ai lavori. Dopo tanti annunci, Enel ha effettivamente operato e realizzato gli impianti. Di colpo si è raddoppiato questo tipo di impianti di ricarica rapida in Italia con la prospettiva di vederlo quintuplicare nel giro di nove mesi.
Enel ha persino attivato una chat in un gruppo di selezionati attivisti conduttori elettrici per condurre test sul campo nei giorni precedenti il primo ottobre.
A coordinare l'operazione, una funzionaria di nome Chiara, che si è effettivamente spesa molto per raccogliere le segnalazioni e l'esito delle prove di ricarica con le vetture sulle stazioni appena installate.
Dal canto loro gli attivisti e conduttori hanno posto la questione della scarsa manutenzione della rete di ricarica rilevata fino ad oggi. Immaginate con l'arrivo di questi nuovi super impianti cosa sarebbe senza una buona manutenzione. Ebbene, ci rispondono che anche questo cambierà: c'è una volontà rinnovata di presidiare i sistemi, anche raccogliendo le indicazioni degli utenti.

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Il posizionamento delle stazioni in google maps

Le tariffe con ricarica a tempo

Paghi il tempo di utilizzo della presa e le ricariche costano solo 0,025 €/min (IVA e imposte incluse) per le ricariche effettuate sulle prese Slow* e di 0,366 €/min (IVA e imposte incluse) per le ricariche effettuate sulle prese Fast*. La tariffa è valida per le colonnine pubbliche Enel, in tutta Italia.
Dal 2 Ottobre 2017 al 15 Gennaio 2018 la tariffa per le ricariche effettuate sulle Fast sarà in promozione con il 40% di sconto. Sarà possibile ricaricare a 0,217€ al minuto (IVA e imposte incluse) invece che a 0,366€!

articolo di Pasquale Pizzichetti

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