Per il 2030 il 100% di energia rinnovabile

Vento, acqua ed energia solare sono sufficientemente abbondanti, e sostenibili dal punto di vista economico, da soddisfare la domanda energetica mondiale. I fattori limitanti non sono legati ai materiali o alle tecnologie, dipendono piuttosto dalla volontà politica. È quanto sostengono Mark Z. Jacobson, professore di ingegneria civile e ambientale alla Stanford University e Mark Delucchi ricercatore alla University of California-Davis. Per chiarire la portata di tali ostacoli - e come potrebbero essere superati - hanno scritto un articolo che ha guadagnato la copertina del numero di novembre di Scientific American.

Le tecnologie che consentirebbero di riconvertire il sistema energetico da prevalentemente basato su fonti fossili a un nuovo mix a base di rinnovabili sono, in pratica, già disponibili. Per fare il “salto” mancano, invece, programmazione e politiche adeguate. La combinazione dei due fattori consentirebbe, inoltre, di ridurre del 30% la domanda energetica globale. Risultato: energia pulita per tutti a un costo inferiore a quello dell’energia da fonte fossile o da nucleare.

La nuova formula – che consegue il confronto tra una dozzina di opzioni energetiche al centro del dibattito politico in termini di potenziale, sicurezza e impatto sulla salute umana e sull’ambiente - richiede investimenti imponenti nella produzione di energia elettrica da energia eolica, solare e dall’acqua e l’eliminazione della produzione di elettricità da centrali termoelettriche e del ricorso alla combustione nei trasporti. La combustione di carburanti fossili e biomassa è, infatti, altamente inefficiente: l’80% dell’energia sviluppata dalla benzina per trazione è dissipata in calore. Utilizzando l’elettricità le percentuali sono esattamente rovesciate: 80% viene convertita in energia meccanica mentre il 20% si disperde in forma di calore.

In base alle proiezioni della U.S. Energy Information Administration, mantenendo il mix energetico attuale nel 2030 la domanda mondiale sarà di 16,9 TW. Jacobson e Delucchi hanno calcolato che escludendo la combustione di carburanti fossili e biomassa per la produzione di energia e ricorrendo il più possibile ad alimentazione elettrica la domanda si abbasserebbe a 11,5 TW, pari a due terzi del energia necessaria se si continuasse l’attuale ricorso alle fonti fossili.

Per approfondimenti: Stanford University