Con l'emendamento all'articolo 18 della Finanziaria 2007 viene modificato il regime del Cip6 – sistema di remunerazione, adottato con delibera del Comitato Interministeriale Prezzi (delibera n.6), che incentivava la produzione di energia elettrica mediante impianti alimentati “da fonti rinnovabili e assimilate” – e viene dato un taglio netto al “pasticcio all’italiana” che ha condizionato lo sviluppo dell’energia pulita dal ’92 sino ad oggi, riservando alle rinnovabili propriamente dette appena il 15% dei fondi disponibili.
Sulla base del testo approvato gli incentivi, derivati dalle quote della “componente A3” specificata nella bolletta dell’energia elettrica di ogni utente, saranno finalmente riconosciuti “esclusivamente per la produzione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili”, così come le definisce la direttiva 2001/77/CE, escludendo “assimilate” quali ad esempio plastiche e frazioni organiche non biodegradabili.
Secondo il testo contenuto nel maxiemendamento, approvato in via definitiva alla Camera dei deputati, “Sono fatti salvi i finanziamenti e gli incentivi concessi, ai sensi della previgente normativa, ai soli impianti già autorizzati e di cui sia stata avviata concretamente la realizzazione anteriormente all’entrata in vigore della presente legge, ivi comprese le convenzioni adottate con delibera del Comitato Interministeriale Prezzi il 12 aprile 1992 (Cip6) e destinate al sostegno alle fonti energetiche assimilate”.
L'emendamento, redatto sulla base dell'accordo raggiunto durante le riunioni della cabina di regia, affida ai ministri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente il compito di emanare un decreto che definisca i criteri e le modalità per l'erogazione dei finanziamenti e le condizioni per “l'eventuale accesso in deroga agli incentivi a specifici impianti già autorizzati e non ancora in esercizio”. Il decreto dovrà anche definire entità e durata dei finanziamenti alle fonti energetiche non rinnovabili in quanto assimilate “utilizzate da impianti già realizzati ed operativi” all'entrata in vigore della Finanziaria. Lo scopo di quest'ultimo punto è “ridurre gli oneri che contribuiscono ad aumentare i prezzi dell'energia elettrica ed assicurare un rapido rientro nei parametri comunitari”.
Per approfondire: testo emendamento all’art. 18 (v. 87-bis)