“Mi compro l'auto elettrica”: leggi il diario di Pasquale

Mi chiamo Pasquale, ho 50 anni, opero nel settore informatica e in quello delle rinnovabili, e con mia moglie Sabina, agente immobiliare, stiamo valutando la sostituzione dell'attuale seconda auto, che oltre a noi ospita i nostri ragazzi, Alexander e Veronica di 11 e 13 anni, e saltuariamente due cagnolini, Milo e Spilli. L'auto che smettiamo è una Opel Meriva benzina/GPL (anno 2005, oltre 110.000 Km) utilizzata per i percorsi casa-lavoro e per muoversi in città per circa 55-60 Km al giorno. Sulla nostra casa nel 2007 abbiamo installato un impianto fotovoltaico da 3 kWp, potenziato nel 2012 con altrettanti per un totale di 6 kWp. Già all'epoca, infatti, avevamo in mente l'auto elettrica e ne abbiamo tenuto conto nel dimensionare la potenza. Ora siamo entrati nel vivo della decisione.

 luglio 2012

Ibrida o 100% elettrica?

Cominciamo a ragionare sulla tipologia di auto. Ci serve senz'altro una 5 porte. Il primo bivio riguarda la trazione: ibrida o completamente elettrica? Mettiamo a confronto le due soluzioni.

 

Ibrida

PRO: consumi e inquinamento contenuti, affidabilità consolidata della tecnologia ibrida giapponese, prezzo medio alto: vicino ai 20.000 euro nuova.

CONTRO: elevata complessità meccanica, dipendenza da combustibili fossili.

Elettrica

PRO: consumi bassi e inquinamento nullo o quasi:  comunque ottimale: alimentabile da fonti di energia rinnovabile, semplicità meccanica, parti consumabili poche, manutenzione minima.

CONTRO: autonomia limitata della batteria di trazione per tragitti non locali, prezzo medio alto: superiore ai 30.000 euro nuova, poca scelta.

Nonostante i contro, Sabina ed io decidiamo di esplorare l'opzione “full electric” perché risponderebbe meglio alle nostre esigenze e ci renderebbe indipendenti dai combustibili fossili, a maggior ragione visto che siamo dotati di impianto fotovoltaico. La speranza è che sia una vettura affidabile, con costi di gestione migliori rispetto alle vetture tradizionali. Peccato solo che non ci sia un prodotto italiano...

14 luglio 2012

Cosa offre il mercato?

Il mercato offre pochissimi modelli di auto con quattro-cinque porte prodotti da poche note marche tra cui: Nissan, Mitsubishi, Opel, Citroen, Peugeot, Renault. Valutando tra i modelli già maturi, abbiamo scoperto che la Mitsubishi è disponibile in Europa con la sua I-Miev dal 2010. Da ricerche effettuate abbiamo capito che da questa sono direttamente derivate le francesi Peugeot ION e la Citroen C-Zero. Di queste tre marche complessivamente ne sono state vendute/distribuite un discreto numero e dunque oggi risultano disponibili anche come usato o a chilometri zero in Italia e all'estero. Dunque rappresentano un'opportunità concreta per il consumatore convinto che potrebbe portarla a casa già a partire da circa 20.000 euro chiavi in mano. L'ipotesi dell'usato o del km0 è decisamente un'opzione interessante. I modelli dunque ci sono. Ma come vanno queste auto?

19 luglio 2012

La prima prova su strada

Abbiamo letto decine di recensioni e prove sulla stampa e ieri abbiamo effettuato un breve giro di prova su una Citroen C-Zero in esposizione nel piazzale davanti al concessionario. Era un caldissimo pomeriggio d'estate, il venditore non sembrava particolarmente ferrato sulle caratteristiche e sul prezzo, ma ha agevolato subito il giro di prova richiesto. La sensazione è positiva: silenziosa – pareva spenta – guida facile, fluida e climatizzatore efficiente. Un giro di prova di qualche minuto non può certo bastare per capire se risponderebbe alle necessità reali di tutti i giorni. Ci serve una valutazione più lunga sul campo.

4 gennaio 2013

Quattro giorni di auto elettrica

Approfittando degli ultimi giorni di vacanza di inizio anno, siamo riusciti a riprendere in mano, dopo una pausa di qualche mese, la questione auto elettrica. Una concessionaria locale ci ha gentilmente concesso in prova una Czero per quasi quattro giorni e abbiamo percorso complessivamente circa 280 km. L'abbiamo guidata in città, e fuori città sulle provinciali e in autostrada. Da soli e con tutta la famiglia, incluse le mascotte Milo e Spilli.

Ebbene: l'esito è molto positivo. In tutti i sensi: confermando quanto rilevato l'estate scorsa, cioè: guida fluida, silenziosa e agile nelle manovre (curva in spazi ridottissimi); potenza motrice ampiamente disponibile anche in salita; dotazione sicurezza completa. I lati negativi a parte il prezzo di acquisto, si possono riassumere in: allestimento essenziale, spazi interni ridotti.

Analizziamo le caratteristiche tecniche...

Lunga 3,48 m, larga 1,80 m (1,31 m escludendo i grandi specchi retrovisori), alta 1,6 m. Peso a vuoto 1120 Kg. Omologata per quattro posti. Batteria principale di trazione 16 kWh. Il cambio velocità è automatico, ma è praticamente continuo, senza marce (per approfondimenti consultare la pagina Wikipedia - Citroen C-Zero)

Dotazioni

Sebbene siano presenti tutte le comuni dotazioni di sicurezza, come per esempio: airbag, ABS e ASR (disinseribili in caso di neve per esempio), l'allestimento base Airdream non prevede il climatizzatore. Mentre quello più ricco Seduction lo prevede, anche se l'uso di questi servizi in dotazione pesa sull'autonomia complessiva. Curiosamente non esiste un orologio ed un termometro con sonda esterna a bordo di questa auto.

5 gennaio 2013

Le nostre impressioni

La strumentazione sul cruscotto è essenziale, ma è ben leggibile. Tra le più importanti: a sinistra è presente un indicatore di carica con 16 tacche che vanno riducendosi man mano che si esaurisce la carica. A destra un indicatore digitale (numerico) fornisce varie informazioni, tra cui la più utile: la previsione di percorrenza. Essa indica l'autonomia in km rimanente basata sullo stile di guida precedente e sull'uso di servizi come il riscaldamento, il climatizzatore, le luci, ecc.. Al centro il grande tachimetro, preciso e ben visibile. Subito intorno a quello, l'indicatore di economia della guida. Esso indica quanto incide sull'autonomia generale la guida istante per istante, soprattutto se siamo in fase di richiesta (accelerazioni) o di recupero energia (rallentamenti e frenate).

La guida è piacevole, disimpegnandosi molto bene nel traffico come nelle manovre.

Diversamente dalle comuni autovetture, il freno motore è molto accentuato e lo si avverte ogni volta che si lascia l'acceleratore. A questo bisogna abituarsi un poco. Il freno lo si usa di rado a quel punto, e comunque risulta efficace quando si usa. Utile sapere che ogni volta che si rilascia l'acceleratore o si usa il freno, l'auto recupera energia per le batterie. Motivo per cui l'autonomia aumenta in città e diminuisce fuori città!

Anche con la vettura a pieno carico, cioè quattro persone con bagagli (modesto lo spazio disponibile), la vettura risponde molto bene al conducente. Nei percorsi suburbani non è affatto a disagio, anzi. É facilissimo raggiungere velocità elevate, quindi occhio al tachimetro.

I sedili sono comodi. Soprattutto il sedile di guida: è sufficientemente regolabile per accomodare persone di statura (anche alte) e corporatura diversa. Gli schienali dei sedili posteriori sono ribaltabili completamente o parzialmente e anche separatamente. Il che è molto utile perché permette di sistemare persone, cose e animali all'occorrenza.

In autostrada

Seppure occasionale, l'uso di questa auto su brevi percorsi autostradali è accettabile. La velocità massima consentita di 130 km/h si raggiunge e la si mantiene facilmente. L'unico rumore che si sente è il fruscio del vento ed appena notabile il rotolamento dei pneumatici sull'asfalto. Il che è una sensazione incredibile. Misurato con un fonometro rudimentale (app su Smartphone) mi riporta 56 decibel all'andata e 52 decibel al ritorno. Sulla mia Opel Zafira a benzina/GPL ho registrato invece 68 decibel a 130 km/h!

Da prova effettuata sulla tratta Portogruaro – Pordenone su A.28, (21 km da casello a casello) a velocità sostenuta, l'energia consumata è stata di circa la metà, cioè 7 tacche. Al ritorno alla velocità di 110 km/h, il consumo è stato nettamente più basso con 5 tacche consumate (vedi breve clip Citroen C-Zero in autostrada). Mi è stato riferito che la guida alla massima velocità viene comunque autolimitata dopo 45 Km di percorrenza. Non l'ho potuto constatare.

Nelle mie prossime note mi soffermerò sulla questione ricarica e sulle riflessioni che abbiamo fatto in relazione a manutenzione, tagliando e assistenza. C'è ancora poca esperienza sui veicoli elettrici perché non c'è uno storico perciò vale la pena affrontare l'argomento con attenzione...

Invitiamo i lettori a seguire il “Diario di Pasquale” su EnergeticAmbiente, il Forum di EnergoClub, e a contribuire allo scambio di commenti e riflessioni sul tema auto elettrica.