Due milioni di euro destinati all’implementazione di reti di ricarica dei veicoli elettrici, per agevolare la diffusione più capillare di “stazioni” nelle quali fare il pieno di chilowattora. Lo ha stabilito la Delibera di Giunta regionale 362 del 24 marzo 2016, approvata su iniziativa degli assessori ai trasporti e all’ambiente.
La delibera prevede l’utilizzo di 2.050.025 euro del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), destinati all’implementazione delle reti di ricarica per i veicoli elettrici. Potranno beneficiare dei sussidi:
• i Comuni
• i titolari di impianti per distribuzione di carburante (pompe di benzina, diesel, gpl e metano),
• i proprietari di autorimesse, parcheggi, grandi aree di distribuzione commerciale con possibilità di attivare centraline di ricarica ad uso pubblico,
• i privati cittadini interessati a realizzare infrastrutture di ricarica domestica (incentivi di installazione di infrastrutture a singoli individui o condomini).
L’erogazione delle risorse prevede, però, il co-finanziamento. In altri termini, i beneficiari dei contributi messi a disposizione dalla Regione si devono impegnare a co-finanziare i progetti, “o attraverso la sottoscrizione di appositi accordi di programma (nel caso dei Comuni), oppure mediante la presentazione di garanzie fidejussiorie bancarie o cauzioni a garanzia dell'intero investimento”.
Per garantire un'equa distribuzione delle risorse, la delibera ha individuato i seguenti limiti alla possibilità di finanziamento:
Tipologia di centrale di ricarica | Intensità di finanziamento |
Numero massimo di centraline finanziabili (a prescindere dal numero di prese applicate) |
Massimo della spesa ammessa per singolo intervento |
Centraline di ricarica lenta o accelerata con impianti di potenzia almeno di 22 KW "slow" e "quick" | 35% | 4 | € 5.000,00 |
Centraline di ricarica "fast" e "very fast" | 50% | 4 | € 10.000,00 |
Impianti di alimentazione domestica |
35% "slow" e "quick"
|
1 | € 1.000,00 |
Per la predisposizione della domanda c’è tempo fino al 16 maggio 2016.
Per approfondimenti: Delibera di Giunta regionale 362 del 24 marzo 2016