Greenpeace sfida l’alta moda: zero in condotta ai marchi top

L’alta moda dimostra di essere poco green, come evidenziato da Greenpeace che da qualche giorno ha reso pubblico l’esito della campagna “The fashion duel” avviata a novembre quando ha lanciato il proprio guanto di sfida contro 15 tra i marchi al top della moda mondiale, ponendo loro 25 domande scomode sulla propria catena di produzione e vendita. Già cliccatissimo sul web l’emozionante video in cui l’attrice Valeria Golino sfida il mondo della moda a ripulirsi.

Sotto accusa soprattutto le pratiche delle aziende che, incuranti dell’ambiente, mettono concretamente a rischio le risorse naturali, distruggendo ogni giorno ettari di foresta amazzonica per spianare la strada all’allevamento di bestiame e alla produzione di pelle utilizzata per scarpe, borse e cinture. L’habitat delle ultime tigri di Sumatra viene convertito in packaging a basso costo che, una volta utilizzato, finisce nel cestino della carta straccia. In Cina, Messico e altre regioni del Sud del mondo, l’uso di sostanze chimiche tossiche nei cicli produttivi dell’industria tessile compromette gravemente le risorse idriche globali.

Per Greenpeace le società coinvolte dovrebbero rispondere delle loro azioni spiegando quali sono le reali misure messe in atto in favore dell’ambiente e per la salvaguardia del territorio.

A New York, per la settimana della Moda, gli attivisti hanno fatto recapitare agli empori di Prada, Dolce&Gabbana, Chanel ed Hermes il messaggio "Help end this mess", aiutaci a porre fine a questo disastro. I quattro brand sono stati bocciati con uno Zero in condotta da Greenpeace finendo agli ultimi posti della classifica per la sostenibilità visto che si sono rifiutate di fornire informazioni che potessero permettere all'organizzazione ambientalista di valutarli.

Nella graduatoria stilata da "The Fashion Duel" le case d'Alta moda sono state valutate in base alla trasparenza delle filiere produttive, alle politiche ambientali in atto e alla disponibilità a prendere un impegno serio per dire no alla deforestazione e all'inquinamento. Guida la classifica virtuosa Valentino Fashion Group, l'unico brand a impegnarsi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi Deforestazione Zero e Scarichi Zero nelle propria produzione.

 

Fonte: Greenpeace