Energia pulita più importante del paesaggio: via all�eolico

Consiglio Stato da' via libera a impianto eolico in Molise
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e' prioritario anche rispetto alla tutela di paesaggi dove costruire impianti eolici. Con questa motivazione il Consiglio di Stato ha accolto un ricorso della Enel Green Power contro un veto del Ministero per i Beni culturali alla costruzione di un impianto eolico in una zona vincolata del Molise.

Ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, centrando gli obiettivi del protocollo di Kyoto, è prioritario, a tal punto da avere la meglio sulla tutela di paesaggi incontaminati dove costruire impianti eolici. A stabilirlo è il Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso della Enel Green Power contro il veto del Ministero per i beni culturali alla costruzione di un impianto eolico in una zona vincolata del Molise.
A Piana dell'Agnello, nei pressi di Macchiagodena (Isernia), sorgeranno dunque gli alti pali eolici che nel 2002 la Soprintendenza aveva cercato di bloccare perché l'intervento «ricadeva in un ambito di rilevante interesse paesaggistico-ambientali e naturalistico». La Regione Molise aveva invece dato parere positivo per l'impianto, subordinandolo però a prescrizioni tra cui l'indicazione che disposizione e forma dei pali eolici tenessero conto della «qualità paesaggistica» del luogo.
Il Tar del Molise, lo scorso anno, aveva respinto il ricorso dell'Enel Green Power, ribaltata ora dal Consiglio di Stato. I giudici di Palazzo Spada “bacchettano” nelle motivazioni il Ministero per aver «apoditticamente» affermato che «la realizzazione del progetto pregiudica i valori ambientali e paesaggistici», invece di basarsi «sull'esistenza di circostanze di fatto o di elementi specifici» non esaminati o irrazionalmente valutati dalla Regione che ha emanato l'autorizzazione paesaggistica.
Ma, soprattutto, il Consiglio di Stato dà il via libera alla costruzione dell'impianto eolico sostenendo che «il progetto in questione risponde a finalità di interesse pubblico», vale a dire la riduzione delle emissione di gas ad effetto serra attraverso la ricerca la promozione, lo sviluppo e maggiore utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili tra i quali rientrano gli impianti eolici. Questo è infatti «un impegno internazionale - concludono i supremi giudici amministrativi - assunto dallo Stato italiano e recepito nell'ordinamento statale dalla legge n.120 del giugno 2002» con cui l'Italia ha ratificato il protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici.