Cronaca di una marcia appena iniziata

Eravamo quasi cento ieri alla Marcia per il Clima curata a Treviso da EnergoClub. Coppie, famiglie, amici affiatati, anime affini, fedeli amici dell'uomo. All'appuntamento delle 15.30 in Piazza Monte di Pietà arrivavano tutti alla spicciolata. La maggior parte di noi non si era mai incontrata prima eppure non c'era bisogno di chiederci o dirci nulla. Era tutto chiaro. Un cenno di saluto e poi subito a scambiarci indicazioni pratiche per prepararci alla breve ma significativa marcia: un adesivo da applicare sul petto su cui indicare cosa ci ha spinto qui, un palloncino verde a forma di cuore come filo conduttore tra tutte le marce al mondo, una divisa da ospedale – per chi per un giorno era disposto a sacrificare il proprio stile – a rappresentare la nostra Terra malata, un barattolo di messaggi colorati da dispensare come pillole curative, i cartelloni – quelli di protesta e quelli propositivi - come si confà a chi scende in piazza a manifestare, qualche migliaio di volantini con l'invito a firmare la petizione mondiale da un lato e la Lettera aperta per il Comune di Treviso dall'altro.

Ma da dove vengono tutti? Dal punto di vista geografico anche da lontano: 50 km a ovest, 65 km a est, da calcolare doppi (andata e ritorno). E come estrazione sociale o culturale? Niente da fare. Non è possibile tracciare un profilo di chi partecipa a una marcia per il clima: c'è chi studia ancora, chi ha studiato poco, chi studia per lavoro, chi passa la vita in studio, chi insegna a studiare, chi ti studia in tralice, chi ha l'aria dello studioso maturo, chi ha perso per strada quello che aveva studiato. E' così: siamo tutti diversi ma tutti animati visceralmente, pure con lucidità, dall'intento di preservare e curare il nostro martoriato pianeta.

In tutto il mondo ieri hanno sfilato quasi 700.000 persone. Non sono passate nemmeno 24 ore e già si registrano i primi segnali di cambiamento, anche a Treviso nel suo piccolo, ma l'importante è che succedano là dove si farà il bello e cattivo tempo del Pianeta blu per i secoli a venire. La marcia è appena iniziata. Potete aggiungervi in qualsiasi momento. Riceverete una spilla o una bandiera o una matita per un trucco distintivo. Nessuno vi chiederà nulla. Saranno solo felici di vedervi arrivare. Non dovrete giustificare il perché. L'importante è condividere la destinazione. Pensateci ancora un po' su, ma non troppo però. Il tempo scorre, il tempo peggiora. C'è molto da fare: la marcia é semplicemente un buon modo per iniziare.

Sara Capuzzo

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