2008 Anno Zero per i carburanti BTL

Negli ultimi tempi alcune grandi major automobilistiche sono entrate nel capitale sociale di aziende che stanno realizzando impianti industriali per la produzione di BTL (biomass to liquid), biocarburanti di 2° generazione ottenuti da materiale organico non destinato ad usi alimentari, (dai scarti dell'industria del legno o delle aziende agricole alla plastica ma anche da colture legnose o cellulosiche dedicate).
Il biocarburante viene ottenuto dal syngas prodotto per gassificazione della biomassa epuò essere simile all'etanolo/benzina o al biodiesel.
    
L'impianto pilota della Choren


General Motors ha annunciato una partnership con la società Coskata di Chicago, la quale sta realizzando un impianto di produzione che entrerà in funzione entro il 2008, entro il 2011 la produzione comincerà ad essere significativa: 300.000 tonnellate all'anno. La partnership comprende una quota di partecipazione azionaria esclusiva per GM. Secondo l'analisi dell'Argonne National Laboratory, il processo ha un EROEI >7 (più di 7 kWh ottenuti ogni kWh speso).

Volkswagen  e Daimler hanno invece acquisito una partecipazione di minoranza nella tedesca CHOREN Industries di Freiberg.
La società sta completando la costruzione dell'impianto pilota e ha avviato la progettazione dell'impianto commerciale da 200.000 tonnellate/anno. Secondo alcuni studi citati nel sito della Choren, in Germania è possibile reperire biomasse no-food in quantità tale da soddisfare circa la metà degli attuali consumi tedesci di carburante.
    
Mentre Range Fuels, una società di Soperton, Georgia (USA) ha firmato un contratto di 76 milioni di dollari con il  Department of Energy USA per la costruzione di un impianto industriale che inizierà a produrre nel 4 trimestre del 2008 con una capacità di 70.000 tonnellate/anno e nella fase successiva 250.000 T/anno.