Indice di consumo energetico

Esempio di determinazione del proprio Indice di consumo
E’ sufficiente disporre di alcuni dati dell’abitazione e delle bollette (consumi elettrici, metano, legna, ecc.) degli ultimi dodici mesi, in modo da poter quantificare sia il costo che la quantità di energia consumata.

Poniamo che in un’abitazione di 100m² il consumo elettrico sia di 3.000 kWh e quello termico (metano, legna) sia di 27.000 kWh, per un totale di 30.000 kWh. In questo caso il consumo di energia complessivo per metro quadrato di superficie è dunque pari a 300 kWh/m² anno (valori simili si riscontrano tipicamente nelle abitazioni realizzate negli anni ‘70-80, situazioni per le quali si può conseguire un risparmio energetico rilevante senza rifare la casa ex-novo).

Dove intervengo per risparmiare?
Per scoprire dove risparmiare energia è necessario innanzitutto capire come sono stati spesi questi 30.000 kWh in casa. Applicando il Protocollo EnergoClub, un sistema che raccoglie dati quali le caratteristiche dell’abitazione, le consuetudini di coloro che la occupano, il contesto e le modalità d’uso dell’abitazione, si ricavano informazioni dettagliate circa la dispersione energetica da pareti, soffitto, pavimento, la presenza di ponti termici e molto altro ancora.

Con la compilazione del questionario e la sua elaborazione, che dura non più di 15-30 minuti, il cittadino scopre, ad esempio, di disperdere 10.500 kWh attraverso le pareti esterne, 4.500 attraverso il soffitto, 6.600 attraverso finestre, infissi ecc. e consumare fino a 600 kWh per l’illuminazione e 300 per la cottura. Con questi dati alla mano, esposti in modo grafico chiaro, lo stesso interlocutore, senza bisogno di consulenti o professionisti, è in grado di decidere in quali ambiti dovrà concentrare le risorse che ha deciso di destinare alla riduzione dei propri consumi. La risposta alla domanda “dove è più conveniente e opportuno investire per ottenere un risparmio significativo?” a questo punto risulterà evidente.

Ora, sapendo quali sono gli interventi da fare ci si potrà chiedere dove fermarsi. A questo proposito viene in aiuto il Principio di Pareto o “regola dell’80-20”.
Senza entrare nel merito della teoria è sufficiente sapere che l’80% degli effetti è determinato dal 20% delle cause. Gli effetti sono nel nostro caso i 30.000 kWh di energia consumata, mentre le cause sono le perdite attraverso pareti, soffitto ecc. Se sommiamo il peso percentuale delle voci più energivore scopriremo che l’80% dei nostri consumi corrisponderà all’incirca al 20% delle cause. In linea generale i risultati previsti sono riduzioni di consumo energetico variabili tra il 30 e l’80%. I tempi di ritorno degli investimenti possono variare da qualche mese fino a 5 anni.