Con un mercato stimato tra il 30 e il 40% delle nuove automobili entro il 2025 ed al 20% nel 2020, le auto elettriche, ibride ricaricabili o a celle a combustibile sono oggetto di molteplici iniziative da parte delle industrie e delle autorità pubbliche francesi.
Nel settembre 2011, con la firma di un documento con il Ministro dell’Industria, la filiera automobilistica francese si é impegnata a proporre ai consumatori veicoli a emissioni ridotte, con servizi associati, in grado di offrire degli alti livelli di prestazioni, semplicità d’utilizzo e sicurezza.
Non è un caso se il parco dei veicoli privati e commerciali leggeri elettrici francesi è il primo in Europa (15.000 unità) ed il terzo nel mondo dopo Stati Uniti e Giappone. Innanzitutto beneficia di un sistema pubblico favorevole. Il bonus attuale, che ha rappresentato dal 2008 a oggi uno costo di 2,3 miliardi di euro per lo stato francese, ha incentivato l’acquisto di oltre 3,9 milioni di veicoli poco inquinanti. Per il 2012 sono stati mantenuti incentivi che vanno da 2.000 a 5.000 euro per veicolo. Esiste anche un sistema di incentivi dell’Ademe (Agenzia per l’Ambiente) dedicato ai quadricicli e ad alcuni veicoli pesanti.
Il Piano francese per lo sviluppo dei veicoli elettrici e ibridi ricaricabili, avviato nel 2009, dimostra il forte impegno delle Autorità pubbliche a favore dei veicoli a ridotte emissioni. Tramite l’ADEME sono stati finanziati (108 milioni di euro) i primi due progetti pilota per sperimentazioni su strada. Il piano “investissements d'avenir” tramite i programmi “énergies décarbonées” e “véhicule du futur” sostiene progetti per lo sviluppo di nuovi sistemi di trazione e di ricarica nonché per lo sviluppo di infrastrutture sulle strade pubbliche. Le AMI (gare d’appalto) già pubblicate hanno stanziato fondi per oltre 500 milioni di euro. Inoltre lo Stato ha annunciato un finanziamento di 54 milioni all’Istituto d’Eccellenza in materia di Energie a Ridotte emissioni Vedecom a Satory (Ile-de-France).
Per David Appia, Presidente dell’Agenzia Francese per gli Investimenti Internazionali (AFII), «la Francia rappresenta un terreno fertile per le industrie straniere che desiderano sviluppare veicoli a ridotte emissioni e sfruttare le numerose agevolazioni all’innovazione e l’alto livello di formazione degli ingegneri. I poli di competitività e gli incentivi pubblici dedicati al settore dell’automobile rafforzano l’attrattività della Francia per quanto riguarda queste tecnologie del futuro».
Fonte: AFII