Adottare le politiche “green” per la restaurazione economica post Covid-19

Lo dice un recente studio che analizzato 700 pacchetti incentivanti gli interventi di efficientamento energetico dal 2008 ad oggi. Infatti, oltre a rallentare il cambiamento climatico e contrastare l'inquinamento da combustione, tali pacchetti incentivanti aumentano il lavoro da tre a sette volte di più rispetto agli investimenti sulle fossili.

L’analisi si è accompagnata a un sondaggio che ha coinvolto 231 esperti di banche centrali, ministeri delle finanze, think tanks. Lo studio pubblicato il 4 maggio 2020 è stato condotto da un gruppo di economisti di Oxford e Londra, New York e Cambridge, tra i quali i più noti sono Joseph Stiglitz (Nobel per l’economia nel 2001) e Nicholas Stern.

Questo studio motiva e giustifica gli eco-bonus per risollevare le economie colpite dal Covid-19? Sì, a detta degli economisti. Oggi più che mai.

Essi evidenziano che occorre puntare sulle politiche "green" concentrandosi sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, particolato e altri contaminanti, per creare più posti di lavoro, offrire maggiori rendimenti nel breve termine per ogni dollaro speso, generare un maggiore risparmio sui costi sul lungo termine, rispetto agli incentivi fiscali tradizionali.

E’ noto che la costruzione di infrastrutture che utilizzano fonti rinnovabili pulite richiedono il doppio dei posti di lavoro per dollaro rispetto agli investimenti nei combustibili fossili. Per ogni milione di dollari investiti si generano circa sette posti di lavoro a tempo pieno nelle infrastrutture e per le energie rinnovabili, quasi otto nell'efficienza energetica, contro solo poco più di due con i combustibili fossili.

Per contrastare il riscaldamento della Terra e rilanciare l’economia post Covid-19, gli economisti evidenziano la grande opportunità socio-economico-ambientale da cogliere con le politiche “green”:
- investimenti sulle infrastrutture sostenibili (citano, per esempio, i sistemi di ricarica veicoli elettrici, reti smart, accumulo elettrico);
- ristrutturazione efficiente degli edifici (connettività negli edifici tramite la banda larga);
- investimenti tempestivi sull’educazione a addestramento per i disoccupati da Covid-19 e la disoccupazione strutturale da decarbonizzazione;
- investimenti negli ecosistemi per aumentarne la resilienza e la loro rigenerazione:
- ricerca e sviluppo nelle tecnologie sostenibili.

Nuovi settori si svilupperanno per aumentare la resilienza e la rigenerazione degli ecosistemi.

Gli esperti italiani partecipanti al sondaggio sono: Antonio Misiani, Francesco Bianchi, Marco Buti, Emilio Colombo, Paolo De Lorenzo, Francesco Felici, Daniele Franco, Mauro Napoletano, Giuseppe Parigi, Marco Piantini, Gian Paolo Ruggiero, Francesco Saraceno, Patrizio Tirelli, Fabio Vittorini.

Gianfranco Padovan
www.energoclub.org

News Collegate

Quale futuro ci attende

Scoprire il legame tra inquinamento e virus

Si, alla restaurazione economica ma non con il vecchio sistema

Nota informativa inviata al governo su qualita dell’aria e coronavirus

Stato di emergenza climatica e ambientale per l’Italia