201 FAQ per utilizzare gli incentivi energetici per gli edifici esistenti.

Perché – vi chiederete - abbiamo deciso di promuovere e diffondere il libro Ristrutturazioni energetiche e fotovoltaico. Per due motivi: primo per rispondere alle esigenze di chiunque voglia districarsi tra i complicati meccanismi che regolano il riconoscimento degli incentivi statali legati al risparmio energetico e alle energie rinnovabili; il secondo motivo è che l’ing. Mauro Moroni (uno degli autori del libro) è socio sostenitore EnergoClub e tra le nostre attività statutarie sono previste sia la promozione di prodotti che la diffusione di risultati di rilievo ottenuti dai nostri soci operanti nelle filiere energetiche.

Ringraziamo l’ing. Moroni per la disponibilità nel concedere un prezzo riservato ai soci EnergoClub (simpatizzanti non inclusi) pari a 30 euro, spese di spedizione incluse. Per usufruire dello sconto nell'acquisto di libro e CD scrivere a info@esferaenergia.it allegando la ricevuta di regolare iscrizione a EnergoClub per l'anno in corso.

Vediamo di descrivere il libro in modo sintetico.
Gli autori sono: M. Moroni, F. Onofri, L. Monterubbiano, C. Mancini Romano, R. Fioretti.
Il titolo per esteso è : Ristrutturazioni energetiche e fotovoltaico - 201 domande e risposte su finanziamenti e normativa. L’editore è: CLUA di Ancona.

Il libro è organizzato come insieme di FAQ (Domande e Risposte Frequenti) che affrontano la ristrutturazione (e riqualificazione) energetica degli edifici e il fotovoltaico. Nella prima delle quattro sezioni il testo pone domande e fornisce risposte sulle opportunità di detrazione fiscale per interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti (coibentazioni, sostituzione di infissi, pannelli solari, caldaie a condensazione, ecc.); nella seconda si affronta il cosiddetto “decreto motori”, relativo alle detrazioni fiscali per l'utilizzo di motori elettrici ad elevata efficienza e variatori di velocità; nella terza sezione si spiegano le possibilità offerte dal cosiddetto “Conto Energia” di ottenere incentivi per l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici. Infine, l'ultima parte contiene approfondimenti tecnici relativi a tutte le tecnologie correlate alle detrazioni e agli incentivi.

Il libro include un CD col software Qualificator, utile per produrre la dichiarazione di asseverazione e per il calcolo dell'indice di prestazione energetica (IP). Tali documenti – per chi non lo sapesse – sono “vincolanti”, obbligatori, qualora si voglia detrarre dalla tassa lorda IRPEF l’importo frutto dell’applicazione delle norme vigenti (detrazione fino a 100.000 € nel caso di riqualificazione energetica) 55% delle spese detrazione fiscale ai fini della compilazione dell'attestato di qualificazione energetica.

Dobbiamo rilevare che il software non è corredato di validazione e di una descrizione nel testo. E’ però possibile dire che i dati e le tabelle utilizzate sono ricavate dalle norme UNI applicabili e il software è corredato di commenti. Queste due osservazioni serviranno come promemoria per la futura prossima edizione del libro e di Qualificator.

 
Selezione di domande e risposte tratte dal volume

Faq 4. Chi può ottenere il riconoscimento della detrazione fiscale?

I soggetti che possono ottenere il riconoscimento della detrazione fiscale sono tutti i contribuenti, persone fisiche, professionisti, società o imprese, residenti su tutto il territorio nazionale, che sostengono le spese per l'esecuzione degli interventi previsti dal decreto.

Tali soggetti devono possedere o detenere l'edificio in base a un titolo idoneo che può essere di proprietà, di nuda proprietà, di diritto reale, di contratto di locazione -anche finanziaria- o di comodato.

N.B.: eccezione a questa regola è rappresentata dai familiari del proprietario o detentore di un immobile a uso residenziale nel quale possa verificarsi la convivenza di detti soggetti.
Infatti se il soggetto che sostiene le spese non è il proprietario né il detentore dell'immobile, ma è suo familiare, ha diritto anch'esso a fruire della detrazione.
Per familiari si intendono: il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.

Faq 5. In caso di lavori eseguiti mediante contratti di locazione finanziaria, a chi spetta la detrazione?

In questo caso la detrazione spetta all'utilizzatore del bene o dell'opera e non alla società di leasing.
Va però precisato che la detrazione è calcolata sulle spese sostenute dalla società concedente. Di conseguenza è esclusa dalla detrazione l'imposta sui canoni di leasing addebitati all'utilizzatore.

Faq 17. Su quali spese si calcola la detrazione fiscale?

La detrazione fiscale si calcola sulle spese (documentate e sostenute entro il 31 Dicembre 2007) relative agli interventi che sono necessari per ridurre il fabbisogno termico dell'edificio, inclusi eventuali interventi all'impianto di riscaldamento. In generale, sono compresi:

  • la fornitura e la posa in opera di materiali isolanti utilizzati per ridurre le dispersioni termiche sia dalle pareti che da finestre e infissi;
  • la fornitura e la posa in opera anche di materiali ordinari che siano necessari ad effettuare l'intervento;
  • l'eventuale demolizione e ricostruzione della parte interessata dall'intervento, se necessarie;
  • la fornitura e la posa in opera delle apparecchiature meccaniche, termiche o elettriche necessarie a interventi impiantistici che contribuiscono alla riduzione dell’indice di prestazione energetica;
  • le eventuali opere idrauliche e murarie necessarie all'installazione degli impianti;
  • le operazioni di smontaggio, dismissione e sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento con uno che contribuisca a ridurre l’indice di prestazione energetica dell'edificio.
  • le prestazioni dei professionisti che sono necessarie alla realizzazione degli interventi, compresa la redazione dell'attestato di certificazione (o qualificazione) energetica.

Faq 44. Che cosa si intende per sostituzione dell’impianto di riscaldamento tradizionale con un impianto dotato di caldaia a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione?

Per un intervento di questo tipo si intende la sostituzione di una caldaia tradizionale (quindi che non sia a condensazione) con una caldaia a condensazione. Questa sostituzione comporta anche dei lavori di adattamento dell’impianto: per esempio serve il sistema di scarico delle condense che nelle installazioni tradizionali non c’è, e molto probabilmente servirà anche un adattamento al sistema di evacuazione fumi. Si intendono inclusi anche eventuali lavori di messa a punto del sistema di distribuzione, purché siano effettuati contemporaneamente e non in un secondo momento. Rientrano nell'ambito di questi interventi anche le trasformazioni degli impianti centralizzati per rendere possibile la contabilizzazione del calore, e il passaggio da impianto individuale autonomo a impianto centralizzato con contabilizzazione del calore.

Negli interventi ammissibili, per i quali è prevista la detrazione, sono compresi, oltre a quelli relativi al generatore di calore e alla rete di distribuzione, anche quelli sui sistemi di trattamento dell'acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione. I sistemi di emissione sono i terminali d'impianto, cioè termosifoni, termoconvettori, ventilconvettori, pannelli radianti, battiscopa radianti, ecc.

Faq 54. E' possibile beneficiare della detrazione fiscale per più di un intervento contemporaneamente?

Si, in linea generale è possibile beneficiare della detrazione per più di un intervento contemporaneamente. Per esempio, è possibile ottenere contemporaneamente la detrazione per la sostituzione di finestre e infissi e quella per l'installazione di pannelli solari.

Non si può però beneficiare di più di una detrazione per lo stesso lavoro. Se si presentasse cioè il caso di un lavoro che avesse i requisiti tecnici per rientrare nell'ambito di due diverse tipologie di intervento, il contribuente dovrebbe fruire di una sola agevolazione. Si pensi ad esempio a finestre e infissi a bassa dispersione di calore. Potrebbe verificarsi il caso che il loro utilizzo contribuisca a raggiungere i risultati previsti dalla riqualificazione energetica. Lo stesso lavoro potrebbe allora valere sia per la detrazione per la riqualificazione energetica (limite massimo detrazione: 100.000 €) che per gli interventi di sostituzione di finestre e infissi (limite massimo detrazione: 60.000 €). In tal caso l'utilizzo di finestre e infissi non può essere fatto valere per entrambe le detrazioni, ma solo per l'intervento di carattere più generale.

Faq 68. Quali sono e a quanto ammontano i benefici fiscali per l'acquisto di motori ad elevata efficienza?

Il beneficio fiscale previsto dal decreto motori è una detrazione dall'imposta lorda sulle spese effettivamente sostenute e documentate per l'acquisto di motori ad elevata efficienza.

La detrazione ammonta al 20 per cento delle spese sostenute, con un limite massimo proporzionale alla potenza nominale del motore.

Il decreto motori stabilisce infatti degli scaglioni di potenza (nominale) dei motori, e stabilisce per ognuno di questi scaglioni dei limiti massimi di spesa. Se la spesa effettiva supera il limite stabilito dal decreto, la detrazione è comunque calcolata sulla spesa massima ammessa per quella determinata potenza.

In ogni caso l'ammontare della detrazione per le spese totali per un singolo motore non può superare i 1.500 €. Gli scaglioni di potenza con i relativi limiti di spesa sono riportati in tabella:

 
Potenza nominale (kW)

Spesa massima ammissibile per acquisto singolo motore (euro)

Spesa ammissibile per installazione singolo motore (euro)

Spesa massima ammissibile totale per singolo motore (euro)

5,5
700
100
800
7,5
850
100
950
11
1000
100
1100
15
1200
100
1300
18,5
1500
150
1650
22
1800
150
1950
30
2200
150
2350
37
2600
150
2750
45
3300
200
3500
55
4000
200
4200
75
5300
200
5500
90
6100
200
6300

Tabella 8 – Scaglioni di potenza e limiti di spesa per motori ad elevata efficienza

Si veda un semplice esempio. Se si installa un motore che ha una potenza nominale di 11 kW, pagando il motore 1200 € e l'installazione 200 €, il 20 per cento di detrazione è comunque calcolato su 1100 € (che è la spesa massima ammissibile totale), e ammonta quindi a 220 €, e non a 280 €.

Faq 71. Quali sono e a quanto ammontano i benefici fiscali per l'acquisto di variatori di velocità (inverter)?

Il beneficio fiscale previsto dal decreto motori è una detrazione dall'imposta lorda sulle spese effettivamente sostenute e documentate per l'acquisto di variatori di velocità (inverter).

La detrazione ammonta al 20 per cento delle spese sostenute, con un limite massimo proporzionale alla potenza nominale del variatore di velocità.

Il decreto motori stabilisce infatti degli scaglioni di potenza (nominale) dei variatori, e stabilisce per ognuno di questi scaglioni dei limiti massimi di spesa. Se la spesa effettiva supera il limite stabilito dal decreto, la detrazione è comunque calcolata sulla spesa massima ammessa per quella determinata potenza.

In ogni caso l'ammontare della detrazione per le spese totali per un singolo variatore di velocità non può superare i 1.500 €.

Gli scaglioni di potenza con i relativi limiti di spesa sono riportati in tabella:

 
Potenza nominale (kW)

Spesa massima ammissibile per acquisto singolo variatore di velocità (inverter) (euro)

Spesa ammissibile per installazione singolo variatore di velocità (inverter) (euro)

Spesa massima ammissibile totale per singolo variatore di velocità (inverter) (euro)

7,5
1200
200
1400
11
1450
200
1650
15
1850
200
2050
18,5
2400
300
2700
22
2700
300
3000
30
3400
300
3700
37
3800
400
4200
45
4600
400
5000
55
5300
400
5700
75
6200
500
6700
90
7700
500
8200

Tabella 10 – Scaglioni di potenza e limiti di spesa per variatori di velocità

Si veda un semplice esempio. Se si installa un variatore di velocità che ha una potenza nominale di 11 kW, pagandolo 1600 € e pagando l'installazione 300 €, il 20 per cento di detrazione è comunque calcolato su 1650 € (spesa massima ammissibile totale), e ammonta quindi a 330 €, e non a 380 €.

Faq 79. Chi può beneficiare del Conto Energia? Chi è il “soggetto responsabile”?

Possono beneficiare del Conto Energia e delle tariffe incentivanti le persone fisiche o giuridiche, i soggetti pubblici e i condomini di unità abitative e/o edifici. Il soggetto che intende beneficiare del conto energia non è necessariamente il proprietario dell'impianto, ma è comunque quello che se ne rende e dichiara responsabile, ed è per questo denominato in seguito “soggetto responsabile (dell'impianto)”. Comunque, se il soggetto responsabile non è proprietario dell'immobile su cui è installato l'impianto, esso deve disporre dell'autorizzazione sottoscritta dal proprietario, o dai proprietari, di tale immobile.

Faq 98. Quali sono i meccanismi che regolano lo scambio e la vendita di energia tra impianto fotovoltaico e rete elettrica? che cos'è lo scambio sul posto? e la cessione in rete?

Bisogna operare una distinzione tra impianti di potenza compresa tra 1 e 20 kWp e impianti con potenza superiore ai 20 kWp.

Per gli impianti con potenza compresa tra 1 e 20 kWp è possibile scegliere tra due soluzioni: scambio sul posto e cessione in rete.

Per scambio sul posto si intende un regime di interscambio con la rete elettrica locale (net metering). Quando l'impianto fotovoltaico è in produzione (perché le condizioni di insolazione lo permettono) le utenze elettriche si servono direttamente da esso.

L'eventuale sovrapproduzione di energia viene temporaneamente “appoggiata” in rete, per poi essere ripresa nei momenti di maggior necessità (come ad esempio può succedere di notte o in una giornata nuvolosa, quando cioè l'impianto non produce o produce meno di quanto servirebbe). In questo caso gli scambi di energia non hanno un valore monetario, ossia non si configurano come vendita o acquisto di energia, ma semplicemente come scambio alla pari.

Se l'energia prodotta dai pannelli alla fine dell'anno supera quella consumata dalle utenze collegate, l'energia che “avanza” può essere utilizzata entro i tre anni successivi, altrimenti si considera ceduta gratuitamente alla rete.

N.B.: è importante sottolineare come questo sistema, oltre a dare accesso alle tariffe incentivanti, permetta di risparmiare sulla bolletta in misura pari a tutta l'energia consumata che è stata prodotta dall'impianto fotovoltaico. Questo risparmio si va effettivamente a sommare al “guadagno” che si ottiene con l'incentivo riconosciuto per l'energia prodotta.

Si veda un esempio.
Il consumo elettrico della famiglia Rossi nel 2008 è di 4.000 kWh. La famiglia Rossi ha installato un impianto fotovoltaico parzialmente integrato, con una potenza di 3 kWp. Si ipotizzi che l'impianto soddisfi tutte le condizioni richieste dal decreto sul conto energia per poter accedere alle tariffe incentivanti. Alla famiglia Rossi vengono perciò riconosciuti 0,44 € per ogni kWh prodotto. Durante il 2008 l'impianto è riuscito a produrre 3.600 kWh, quindi il guadagno che si ha alla fine dell'anno ammonta a: 0,44 * 3.600 = 1.584 €

In più, dei 4.000 kWh consumati, solo 400 sono stati comprati dalla rete (e quindi pagati), mentre gli altri 3.600 sono derivati “gratuitamente” dall'impianto fotovoltaico.
Quindi, in definitiva, alla fine dell'anno si hanno 1.584 € dell'incentivo più un risparmio di circa: 0,18 * 3.600 = 648 € (0,18 €/kWh è il costo approssimativo dell'elettricità), per un totale di 2.232 €.

Il meccanismo di cessione in rete prevede che l'energia non consumata in loco dalle utenze elettriche direttamente collegate all'impianto possa essere venduta al gestore della rete o sul libero mercato. In questo caso però, se l'energia prodotta in un determinato momento non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno elettrico, bisogna comprare dalla rete l'energia necessaria, pagandola normalmente. A differenza del meccanismo di scambio sul posto quindi, ogni immissione di energia in rete o prelievo di energia dalla rete ha un valore monetario. Esistono solo vendita e acquisto, e non esiste il concetto di “appoggiare” l'energia in rete per poi riprendersela gratuitamente.

L'energia prodotta dall'impianto (tra 1 e 500 MWh / a) è venduta alla rete a 0,095 € / kWh.
Dato che il prezzo dell'energia prodotta da fotovoltaico è più basso del prezzo dell'energia che si compra dalla rete (0,095 contro circa 0,18 € / kWh), meno energia si acquista dalla rete e meglio è per il responsabile dell'impianto che fruisce dell'incentivo.

Un sistema di questo tipo risulta particolarmente adatto a impianti dedicati prevalentemente alla produzione, e sicuramente non è la soluzione ideale a esigenze di autoconsumo.

Gli impianti con potenza superiore a 20 kWp possono operare esclusivamente in regime di cessione alla rete.

Faq 101. E' possibile passare dal regime di scambio sul posto a quello di cessione in rete (o viceversa)?

Si, è possibile fare il passaggio, dandone comunicazione al GSE e facendone richiesta al distributore di rete locale, con il quale devono essere concordati i tempi e le modalità del relativo passaggio.

Faq 116. Cosa succede se la richiesta di concessione delle tariffe incentivanti è incompleta o presenta inesattezze tecniche?

In tal caso il GSE Spa, entro 60 giorni dalla data di ricevimento della domanda, richiede al responsabile l'ulteriore documentazione necessaria, che deve essere inviata al GSE Spa entro i 90 giorni successivi. Se la nuova documentazione risulta ancora incompleta o con inesattezze tecniche, il GSE Spa esclude l'impianto dall'ammissione alle tariffe incentivanti.

Faq 121. Che genere di verifiche e/o controlli possono essere fatti sugli impianti?

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