Rivoluzione Super Ecobonus e Sisma Bonus al 110%

Nel Decreto Rilancio si prevede l’ecobonus e il sismabonus, anzi, come ormai è chiamato, il Super EcoBonus del 110%. Molti si stanno chiedendo se è uno svarione o una “boutade” elettorale ma, invece, è tutt’altro. E’ una proposta seria e ben congegnata.

Si prefigura una rivoluzione energetico-ambientale-strutturale per il parco edilizio esistente. Tutte le abitazioni sono sollecitate e stimolate a diventare, tendenzialmente, ad “energia quasi zero” e “anti-sisma”. Il Super Ecobonus e il Sisma Bonus sono manovre economiche (si parla di 12,7 miliardi di euro messi a disposizione nei prossimi 5 anni per la sola edilizia) finalizzate a prevenire gli effetti del cambiamento climatico e dei sismi che periodicamente colpiscono l’Italia. Tali manovre servono a rimettere in moto economia e lavoro devastati dallo tsunami covid-19. L’occasione è buona anche per mettere in atto azioni concrete per conseguire i risultati attesi dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

Ci sono però altri vantaggi che sono intuibili e questi riguardano l’indipendenza energetica, la qualità dell’aria, la riduzione dei costi sociali nascosti e altro ancora che si scoprirà cammin facendo.

Il Governo punta sull’edilizia come area prioritaria anche per rispondere alle fortissime sollecitazioni che sono arrivate dal mondo delle aziende, dal movimento giovanile di Greta, dalle associazioni ambientaliste e dalla Comunità Europea, tutte amplificate dagli effetti nefandi del coronavirus. Lo Stato ha deciso di investire sull’economia verde e sull’economia circolare. Si vogliono anche limitare i danni generati dal cambiamento climatico e, inoltre, ridurre gli effetti perversi dell’economia globalizzata (lo si è visto con i tamponi, le mascherine e i sistemi di ventilazione di terapia intensiva). In altre parole si vuole rendere più resiliente il Sistema Italia alle emergenze come quelle subite con il Covid-19 (e future epidemie), o quelle conseguenti agli effetti del cambiamento climatico o quelle generate dall’inquinamento dell’aria da particolato e altri contaminanti. Al riguardo non dobbiamo dimenticare che l’inquinamento dell’aria (particolato, ossidi d’azoto e ozono), costa ogni anno all’Italia, secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) fino a 90.000 morti premature, quanto quasi tre volte le morti provocate dal covid-19.

L’azione di Governo sembra sia finalmente consapevole che il nostro attuale modello di vita ci sta avvelenando, non “metaforicamente” ma nella realtà di tutti i giorni. Tra particolato e contaminanti cancerogeni finalmente ci stiamo accorgendo che viviamo come tonni che stanno entrando nella camera della morte. E non solo in Val Padana. Siamo sommersi e immersi in un ambiente saturo di rifiuti inquinanti liquidi, gassosi per i quali non è possibile attuare politiche efficaci (nei comuni più organizzati) come per i rifiuti solidi

Tutto questo ha motivato il Super Ecobonus e il Sisma Bonus entrambi al 110%. Che un edificio esistente possa migliorare di due classi energetiche o che possa diventare a energia zero, o ad energia attiva (in altre parole che produce più energia di quanta ne consuma), è una pratica possibile solo se si fanno gli investimenti mirati e economicamente ingenti. E per chi ha deciso di migliorare di almeno due classi energetiche oppure che ha deciso dii trasformare la propria abitazione in un Edificio ad Energia Quasi Zero o NZEB (Near Zero Energy Building), c’è giusto apposta il 110 % di Super Ecobonus.

In breve, cos’è questo Super Ecobonus? Per ulteriori dettagli rimandiamo ai webinar che organizzeremo come EnergoClub, che molti di voi conoscono per aver realizzato il proprio impianto fotovoltaico negli anni 2009-2013 con i Gruppi di Acquisto o per i vari servizi dedicati ai soci.

Vediamo, quindi, di dire due parole su questo Super Ecobonus da 110% ricorrendo all’esempio di una famiglia. A partire da luglio (più probabile a settembre) un proprietario di un edificio o una famiglia in affitto (autorizzata dal proprietario) può ristrutturare casa riducendo i consumi energetici investendo, diciamo, 100.000 €. L’obiettivo minimo è di alzare di due classi energetica (ad esempio da E a C) o, meglio, di avvicinarsi e raggiungere (o superare) la classe energetica A. Nell’esempio preso come riferimento la legge consentirà di detrarre fiscalmente ogni anno 22.000 € generando un guadagno del 10% nell’arco di tempo di 5 anni. In altre parole tutti gli interventi, se porteranno alla riduzione di energia prevista (da un asseveratore), potranno essere finanziati integralmente dallo Stato.

La famiglia potrà detrarre 22.000 € ogni anno solo se ha tasse da pagare pari o maggiori di 22.000 €. Se la capienza fiscale fosse più bassa lo Stato consentirà due scelte: la prima è lo sconto in fattura del fornitore con la cessione del credito pari a 110% dell’importo in modo che lo stesso fornitore possa detrarlo dalle tasse dovute nei successivi 5 anni (avendone la capienza fiscale); la seconda è che il fornitore ceda il suo credito d’imposta alla banca o ad una assicurazione (o altri intermediari finanziari). Il fornitore nel cedere il credito d’imposta potrà trattenersi una quota parte del 10%. L’azienda potrà quindi disporre della liquidità in un tempo accettabile (tramite l’anticipo del credito concesso dalla Banca al fornitore) e la banca potrà assicurarsi una rendita che potrebbe essere fino al 10% dell’investimento nel\ caso il fornitore non si trattenga una parte del 10%.

Gli incentivi, di cui si potrà disporre per i vari interventi, sono quelli riportati nello specchietto sotto riportato.

Intervento finanziato dal Super Ecobonus

Detrazione massima singola abitazione (Euro)

Detrazione massima condomini (Euro)

Note di chiarimento
Limiti da rispettare

Cappotto termico con materiali sostenibili.

60.000

60.000 per ogni unità abitativa

Isolamento pareti, soffitti e pavimenti che riguardano almeno il 25% della superficie disperdente lorda (con le finestre).

Le indicazioni sui materiali sostenibili saranno previste nei decreti attuativi.

Gli interventi possono includere oltre al cappotto anche gli interventi sugli infissi e vetrate e i sistemi vari di efficientamento energetico passivo e/o attivo.

Sostituzione impianti di climatizzazione invernali esistenti.

30.000

30.000 per ogni unità abitativa

Sostituzione impianti esistenti con impianti centralizzati sia per il riscaldamento e raffrescamento e l’acqua calda sanitaria.

Le caldaie devono essere a condensazione in classe A.

Sono incentivati anche gli impianti ibridi, le pompe di calore anche geotermiche, impianti fotovoltaici con accumulo, i sistemi di micro-cogenerazione.

Impianti solari fotovoltaici con obbligo della cessione del surplus di energia.

48.000

48.000

Tale intervento deve essere abbinato al cappotto oppure alla sostituzione del sistema di climatizzazione.

La cessione del surplus di energia al GSE sarà obbligatoria.

Limite di spesa 2.400 €/kWp ridotto a 1.600 €/kWp se gli interventi includono la ristrutturazione edilizia.

Installazione contestuale o successiva di sistemi di accumuli elettrici.

48.000

48.000

Bisogna fare cappotto o sostituire l’impianto di climatizzazione.

Limite di spesa di 1.000 €/kWh

Infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Nessun limite

Nessun limite

Bisogna fare cappotto o sostituire l’impianto di climatizzazione.

Interventi per il miglioramento sismico o adozione di misure antisismiche (anche mediante demolizione e ricostruzione)

Nessun limite

Nessun limite

Esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica, realizzati sulle parti strutturali di edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici (ubicati sulle zone sismiche 1, 2 e 3) e, ove riguardino i centri storici, eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari.

Se una abitazione singola dovesse fare tutti gli interventi sopra descritti potrebbe ricevere il Super Ecobonus di oltre 200.000 €. In un condominio, con più di 10 unità abitative, gli incentivi potrebbero essere maggiori del milione di euro.

Le opportunità da cogliere sono, quindi, molto rilevanti. Il quadro normativo dopo la conversione in legge del Decreto Rilancio e con la pubblicazione delle norme di attuazione e delle circolari dell’Agenzia delle Entrate, chiariranno meglio i vari punti. Non si prospettano però cambiamenti sostanziali dell’impianto normativo.

Nelle Amministrazioni comunali e Associazioni di Categoria più sensibili ai temi energetico-ambientali, noi stessi come Associazione, c'è la consapevolezza dell'impatto del 110% tanto da promuovere anzitempo una serie di iniziative informative in cui l’Associazione EnergoClub può essere di supporto.

Sportelli Energia, check-up di orientamento pre-APE, articoli e post sui portali e blog dei Comuni, mail e opuscoli illustrativi, webinair, live streaming, realizzazione di filiere energetiche territoriali (imprese edili, termoidraulici, impiantisti elettrici, domotici, professionisti vari), coinvolgimento degli stakeholder (banche e assicurazioni incluse), ecc. sono tutti gli strumenti e mezzi che possono essere messi in campo per attuare questa rivoluzione.

Tali attività potranno essere gestite anche come attività del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e per la mitigazione degli effetti del Clima (PAESC).

Chi desidera procedere per accedere all’Ecobonus può prendere contatto con l’ing. Gianfranco Padovan gianfranco.padovan@energoclub.org con il quale valutare caso per caso il percorso da effettuare.

Per informazioni di carattere generale potete scrivere a info@energoclub.org e iscrivendovi a EnergoClub potete accedere ai servizi per i soci.

Gianfranco Padovan, Presidente EnergoClub