Nuovi edifici a energia quasi zero da inizio 2021

La nuova direttiva sull’efficienza energetica,di prossima pubblicazione sulla Gazzetta dell'UE, riguarda sia i nuovi edifici che gli esistenti da ristrutturare realizzati dalla fine del 2020 in poi. E’ previsto l’utilizzo esteso delle fonti rinnovabili combinato con interventi significativi di efficienza e risparmio energetico sull'involucro e sistemi di distribuzione e gestione dell'energia per rendere gli edifici autonomi dal punto di vista energetico.
 
E’ richiesto un ruolo di guida da parte degli enti pubblici, comuni in primis, comunità, province e stato. Le norme, infatti, verranno anticipate di due anni rispetto agli edifici residenziali privati.
 
L'UE prevede finanziamenti ingenti per conseguire gli obiettivi di Kyoto e quelli assegnati dalla Comunità. Saranno incentivati soluzioni energeticamente intelligenti tramite reti domotiche, dispositivi energetici con sistemi di modulazione e gestione dell’energia quali pompe di calore, contatori di calore, smart grids, ecc.
 
Tutte queste iniziative di miglioramento dell'efficienza energetica saranno supportate economicamente dalla UE ma si richiederà un’attività sistematica di verifica da parte di organismi di controllo indipendenti. Il gioco vale la candela dato che gli immobili consumano il 40% dell’energia finale dell’Unione Europea e costituiscono la più grande fonte di emissioni d'Europa di CO2 e PM10.
 
La situazione ambientale nazionale (continui sforamenti dei limiti di PM10) e mondiale (aumento della temperatura e numero di uragani) dovrebbe consigliarci di agire ora prevedendo il proseguiemnto delle detrazioni fiscali del 55% e 36% e il conto energia per le fonti rinnovabili che si aggiungeranno agli incentivi comunitari. Dimostrarsi pro-attivi non guasterebbe.
 
Gianfranco Padovan
 

Fonti:

http://www.europarl.europa.eu/news/expert/infopress_page/051-74642-137-05-21-909-20100517IPR74641-17-05-2010-2010-false/default_it.htm