Metodo EnergoClub

La mission di EnergoClub “dalle fossili alle rinnovabili” comporta una serie di azioni e interventi che riguardano gli operatori delle filiere energetiche e i consumatori finali.In tale prospettiva per promuovere e dare concretezza alla Mission di EnergoClub abbiamo creato le presenti Linee Guida per tutti gli stakeholders attenti alla questione economica e ambientale che, con le loro azioni e decisioni, determinano la sostenibilità del modello di vita. In particolare gli stakeholders sono:

- gli operatori energetici;
- pubbliche amministrazioni;
- consumatori finali.

Il momento è cruciale perché a seguito dell'emergenza economica, sociale, ambientale e sanitaria, abbiamo la concreta possibilità di sistemare i pezzi del puzzle sostenibilità.[1]

Le linee guida riportano le disposizioni che a nostro vedere potranno avere un impatto positivo sia sull’economia e soprattutto sull’ambiente mitigando e aumentando la resilienza dei territori ai danni provocati dal cambiamento climatico, dall’inquinamento dell’aria e dei cicli naturali e da altre emergenze (recessione economica, pandemie, terremoti, dissesto geologico, ecc.)

Sono tre gli ambiti trattati nel presente documento:

  • L’abitare sostenibile e salubre (dodecalogo)
  • Il muoversi (mobilità sostenibile)
  • L’uso delle fonti rinnovabili (l’autonomia energetica)

1 Termini e riferimenti

Convenzione = Accordo tra comuni. per finalità sinergiche

Sedime edificio = Area di un edificio confinata da parti costruite.

Accumulo stagionale = Sistema per accumulare energia (termica, elettrica, potenziale, ecc.) nei momenti di disponibilità per poi recuperarla al bisogno; esempio bacini di accumulo idroelettrici, ghiacciaie, accumulo con cambiamento di fase, ecc.)

Cogenerazione = Sistema energetico che produce energia termica e elettrica in modo integrato.

COP = Coefficient of Performance = Rapporto tra potenza disponibile in riscaldamento e potenza spesa per il funzionamento della pompa di calore.

ORC = Organic Rankine Cycle = Sistema che utilizza il ciclo termodinamico per produrre energia elettrica e termica partendo da energia termica a bassa entalpia (geotermia o cascami di calore di processo).

Rigenerazione urbana = Programma di riqualificazione del territorio come rimedio al degrado urbano. Programmi del genere sono spesso svolti nei quartieri più degradate delle città, con interventi ecosostenibili finalizzati al miglioramento delle condizioni urbanistiche, socio-economiche e logistiche.

Rapporto costi benefici = Entità numerica per valutare l’accettabilità di una soluzione, dove i costi includono tutti i costi durante il ciclo di vita dell’intervento (costo primo impianto e i costi di gestione) e i benefici sono quantificati in termini ambientale (affidabilità, riduzione di emissioni di gas serra e inquinanti).

2 Perché il Metodo EnergoClub?

E’ dal 2005 che l’associazione EnergoClub propone ai propri soci e interlocutori una soluzione al problema dell’energia che è riassunta nel nostro motto “dalle fossili alle rinnovabili”.

Sì, siamo consapevoli che la questione energetica troverà una soluzione solo quando utilizzeremo esclusivamente fonti rinnovabili abbandonando progressivamente le fonti fossili che sono la causa principale del cambiamento climatico, dell’inquinamento dei cicli naturali. Siamo altresì consapevoli che tutti i processi di combustione generano contaminanti dannosi per i viventi e l’equilibrio del pianeta.

Questa consapevolezza, pur se è diffusa presso i portatori di interesse più sensibili alla sostenibilità del nostro modello di vita, non sempre è accompagnata da scelte e azioni congruenti.

Il Metodo EnergoClub nasce con lo scopo di dare delle linee guida per azioni che portano a rendere sostenibile il modello di vita.

Oggi ogni famiglia consuma energia in quattro forme/settori. elettricità, riscaldamento, trasporti, alimentazione.

L’energia elettrica nel 2020 è generata ormai per il 40% da fonti rinnovabili e le attuali tecnologie ci possono consentire – se ci fosse un impegno in tal senso - di arrivare al 100% entro 10..15 anni.

L’energia termica per riscaldamento è oggi generata da fonti fossili per più dell’80%; molto o moltissimo può essere fatto per ridurre la quantità di energia termica tramite gli interventi di efficientamento degli edifici (isolamento e modalità di gestione utenze) e sistemi energetici che utilizzano cicli termodinamici (pompe di calore) o con l’uso diretto del solare (accumulo stagionale).

L’energia per i trasporti è per più del 95% legata alle fonti fossili e dai prodotti della filiera del petrolio e gas naturale fossili, quando, invece, sarebbe possibile utilizzare la trazione elettrica ricorrendo alle batterie caricate con energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, idraulico, geotermico) e tra non molto con bioenergie che alimentano celle a combustione per generare elettricità.

L'energia necessaria per produrre, distribuire e consumare gli alimenti è collegata ai cicli naturali, all'energia elettrica e a quella termica nei settori produttivi e dell'agricoltura che però, pur se sono da ritenersi importanti, hanno un peso marginale. Questo lo si può vedere meglio dalla figura in cui sono riportatti tutti i settori tipici del nostro modello di vita con i relativi consumi finali di energia espressi in migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio (ktep/anno).

Nel grafico presentato in occasione dell’Audizione alla X Commissione della camera il 25/09/2019, si evidenziano tutti i segmenti del nostro modello di vita e le fonti energetiche utilizzate. Appare molto evidente che i settori dove è più necessario  “riprogettare” riguardano i trasporti e le abitazioni. E, questo, è oggi possibile facendo transitare la mobilità con i motori a combustione interna verso l’elettromobilità. L’impatto che si verificherà convertendo progressivamente il parco veicoli verso la trazione elettrica, dove l’elettricità sarà generata con l’impiego delle fonti rinnovabili pulite negli edifici in genere e abitazioni, farà diminuire l’inquinamento acustico e l’inquinamento propriamente detto (particolato primario e secondario, ozono, ossidi di azoto).

In altri termini sarà possibile, nei prossimi 10..15 anni, far evolvere il sistema energetico nazionale verso un sistema in cui si impiegano solo fonti rinnovabili. Non solo nei tre settori evidenziati ma anche nel settore produttivo e dell’agricoltura.

Alcune tecnologie energetiche hanno mosso i primi passi in questi anni e in prospettiva si diffonderanno aumentando i volumi di utenza (veicoli elettrici privati e pubblici, pompe di calore domestiche e industriali, filiera dei biocombustibili (tra cui l’idrogeno) per alimentare le celle a combustione, sistemi a concentrazione solare, l’accumulo elettrico e quello dell’idrogeno, micro-cogeneratori a idrogeno o altri biocombustibili).

L’efficientamento energetico, se ben guidato, ci consentirebbe di ridurre il nostro fabbisogno di energia primaria di oltre 40% (da 160 Mtep a meno di 100 Mtep). Le nostre abitazioni potenzialmente possono diventare elementi attivi di una rete di distribuzione dell’energia elettrica e termica (teleriscaldamento e telefaffreddamento).

In questa prospettiva ogni abitazione da ristrutturare richiede uno studio preliminare finalizzato alla individuazione delle priorità di intervento. Prima di mettere mano agli impianti di riscaldamento e raffrescamento vanno fatti gli interventi di efficientamento (isolamento involucro, modalità d’uso dell’edificio) per ridurne i consumi.

E’ qui che il Metodo EnergoClub trova applicazione per individuare il percorso migliore (in termini energetici, economici e ambientali) per ottenere un edificio ad energia quasi zero o, meglio, un edificio ad energia attiva.

Oltre dieci anni fa EnergoClub utilizzava nella divulgazione uno schema che, con gli opportuni aggiornamenti, è oggi più che mail attuale.

In un edificio da ristrutturare gli interventi devono seguire le priorità riportate nell’asse a sinistra, partendo dal basso e andando verso l’alto. Così facendo la classe energetica (indicata nella figura con IE=Indice Energetico) progressivamente aumenta e il fabbisogno di energia dell’edificio si riduce fino ad azzerarsi. Alla fine ci si accorgerà che il solo vettore energetico utilizzato sarà rinnovabile (ambiente, solare e fotovoltaico). Tutto il fabbisogno sarà coperto dalle fonti rinnovabili utilizzate dal sistema edifico + utenza. L’uso delle fonti fossili sarà azzerato. L’inquinamento da combustione sarà azzerato. Il comfort abitativo e la salubrità interna saranno migliorate. L’impatto dell’edificio sull’ambiente circostante sarà ridotto al minimo o azzerato. La sostenibilità del modello di vita sarà, quindi, raggiunta.

E perché questo accada dobbiamo saper utilizzare i materiali naturali o a basso impatto ambientale, le soluzioni, le tecnologie sostenibili e la diffusione delle buone pratiche a tutti i livelli, dal singolo, alla famiglia, alla comunità per arrivare all’intera nazione e insieme di nazioni.

 

L’immagine che ci piacerebbe trasmettere a chi legge questo documento è la seguente: la casa che diventa il porto dove i veicoli si riforniscono di energia; la casa climatizzata attraverso le tecnologie solari e modalità d'uso dell'abitazione che non richiedono più energia di quella che serve, trasporti inclusi.

 

 

 

 

3 Applicabilità

Iniziative intraprese dai consumatori finali tendenti a ridurre il consumo di energia oppure a utilizzare le fonti rinnovabili.

Iniziative promosse e sostenute dalle Amministrazioni Comunali, Regionali e dello Stato.

Iniziative istituzionali promosse e realizzate da EnergoClub

Convenzioni con Cooperative e Organizzazioni che hanno sottoscritto il Manifesto EnergoClub

Servizi erogati da EnergoClub per i soci iscritti.

Qualsiasi operatore della filiera energetica.

4 L’Abitare Sostenibile e Salubre (Dodecalogo)

Premessa di base su ristrutturazione, riqualificazione e nuova costruzione

  • privilegiare ove possibile, sulla base di considerazioni culturali, economiche ed energetiche, la ristrutturazione e la riqualificazione degli edifici;
  • interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetiche e strutturali antisismiche, piuttosto che nuova costruzione; sino a giungere, eventualmente, se necessario, alla demolizione e completa ricostruzione, al fine di evitare ulteriore consumo di suolo verde.

Le regole da rispettare nell’ambito dell’Abitare sono le seguenti:

4.1 Sito e clima

Lettura ed Analisi della localizzazione geografica e delle caratteristiche culturali, ambientali e climatiche del sito (andamento delle temperature, umidità, venti) del sito, sottosuolo compreso.

4.2 Energia consumo zero o Energia attiva

Tutte le soluzioni adottate vanno commisurate alla condizioni bioclimatiche del sito in cui l’edificio è costruito proiettandosi verso il concetto e la pratica della casa attiva.

L’edificio và isolato nelle pareti, in copertura e nel pavimento, serramenti con vetri basso emissivi, taglio termico e doppia camera (triplo vetro); schermature solari; risoluzione accurata dei ponti termici

La Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) con recuperatore di energia và adottata in funzione degli standard applicati e, inoltre, tenendo presenti le esigenze degli utenti e delle condizioni bioclimatiche locali.

I vari interventi vanno condotti con riferimento e in conformità ai vari Standard tecnici quali, ad esempio, Passive House, CasaClima Gold, NZEB, casa attiva)..

4.3 Indoor materiali naturali

I materiali utilizzati internamente degli edifici devono essere assolutamente atossici, traspiranti, possibilmente di provenienza certificata[2] I materiali possono essere del tutto naturali,  di origine minerale o vegetale, oppure risultato di un processo produttivo non inquinante o a basso impatto ambientale valutato in tutto il loro ciclo di vita "dalla culla alla tomba" (LCA).

Sono da preferire i materiali di provenienza "locale" o comunque appartenenti ad un luogo limitrofo e con analoghe caratteristiche bioclimatiche.

L’uso del Cemento e del Calcestruzzo va fatto in misura limitata e strettamente necessaria, e privo di additivi chimici e ceneri volanti.

L’uso dell'acciaio va fatto ove strettamente necessario e, possibilmente, con matrice austenitica in quanto amagnetico.

4.4 Comfort e salubrità

Si consiglia, ove possibile, di evitare struttura portante a telaio in calcestruzzo armato.

Materiali utilizzati internamente: naturali (vedi punto 4.3);

Pitture e intonaci: naturali o al più ad acqua;

Ventilazione naturale delle fondazioni, del sottopavimento piano terra e drenaggio fondazioni

Lato esterno con allontanamento delle acque meteoriche  (verso vasca di raccolta - vedi punto 4.9)

Pareti perimetrali massive sul lato interno;

Legno massello oppure cotto per i pavimenti.

Legno massello e tessuti naturali per mobili ed arredo

Finiture e pitture agli oli vegetali, cera oppure a calce senza additivi chimici.

Riscaldamento (se necessario) a irraggiamento, preferibilmente a parete.

Se concesso dal regolamento edilizio e dalle ordinanze comunali il riscaldamento può essere attuato con una stube, oppure piccola stufa in ceramica, da impiegare, in ogni caso, solo per situazioni di emergenza e con sistemi con il maggior numero di stelle.[3]

Si consiglia Ventilazione Meccanica Controllata con filtro depurazione aria in ingresso.

Si consiglia deumidificatore.

4.5 Minimizzazione impianti

La progettazione dell’involucro e degli impianti va orientata verso l’esclusione dell'impianto di riscaldamento tradizionale (alimentati da combustibili fossili o da biomassa).

Va previsto un sistema di riscaldamento per le emergenze[4] con piccola stufa a biomassa in ceramica (oppure pietra in vetro) oppure una stufetta ad energia elettrica..

La Ventilazione Meccanica Controllata và dotata di uno scambiatore di calore per il recupero dell’energia e di uno scambiatore di post riscaldamento aria in ingresso.

L’impiego di collettori solari termici per l’ACS o per riscaldamento va adottato di norma nel caso di nuove costruzione ma solo nel caso ci sia la consapevolezza di una manutenzione sistematica ogni anno[5]. In alternativa va adottato la soluzione di una pompa di calore termodinamica o tradizionale.

L’impianto fotovoltaico va sempre accompagnato da un accumulo con batterie.

La soluzione Pompa di Calore per l'ACS va applicata soprattutto nelle ristrutturazioni sempre che la centrale termica non sia già a pompa di calore

Impianto illuminazione a Led

Domotica per controllo e gestione apparecchiature

Circuito idraulico separato per servizi igienici con utilizzo acque meteoriche

Si consiglia la Pompa di Calore per la climatizzazione invernale e estiva in particolare per le residenze che hanno già prestazioni energetiche elevate (NZEB, case passive e case attive)

4.6 Schermatura impianto elettrico

Impianto elettrico con distribuzione a stella oppure a pettine.

Disgiuntore di tensione per le camere e cavi schermati per gli spazi di sosta.

Interruzione anello metallico in presenza di fondazioni e cordoli in calcestruzzo.

Messa a terra delle masse metalliche.

4.7 Energia rinnovabile

Solare termico e fotovoltaico come da normativa nazionale e Regolamento Edilizio vigenti e in tutti i casi, per ottenere una residenza energeticamente attiva.

L’utilizzo di geotermia, mini-eolico, mini-idroelettrico, ecc. è opportuno in funzione del rapporto costi/benefici valutati sul ciclo di vita dell’intervento.

Si consiglia di moderare l'uso della biomassa, preferibilmente per situazione di emergenza e, in ogni caso, con le migliori tecnologie di contenimento delle emissioni (cinque stelle) in funzione della qualità dell’aria outdoor.

4.8 Energia rinnovabile per la mobilità famigliare e la casa attiva

Ogni edificio va dotato di impianto fotovoltaico e accumulo elettrico finalizzati all’autoconsumo e alla ricarica dei veicoli elettrici.

In presenza di energia rinnovabile autoprodotta o acquistata (verde) va prevista l’installazione di prese di ricarica veicoli, attrezzare l'edificio con colonnina di ricarica elettrica per uso di famiglia (bici a pedalata assistita, moto e auto elettriche, ecc.)

4.9 Raccolta acque meteoriche e loro uso

La raccolta acque meteoriche provenienti dalle grondaie e dal drenaggio perimetrale dell'edificio ecc…) va fatta utilizzando vasche in cemento o vetroresina. L’acqua recuperata va utilizzata per usi esterni (irrigazione giardino, lavaggio veicoli, ecc.) oppure, se filtrata, per usi sanitari (sciacquone, bagni).

4.10 Outdoor permeabilità dei suoli

I percorsi pedonali sono da realizzare con superfici drenanti o in terra battuta e/o ghiaino oppure pavimentazioni a secco in manufatti di Materiali Riciclati, cotto e cemento.

Griglie permeabili in materiali plastici riciclati o calcestruzzo.

4.11 Outdoor piantumazione

La piantumazione di piante sempre verdi va fatta a Nord e Nord-Est con funzione di protezione dal vento e per incidere sullo scambio termico per radiazione tra pareti e ambiente.

La piantumazione di piante a foglia caduca va circoscritta agli altri lati dell’edificio con funzione di schermatura solare e per creare superfici aventi temperatura più bassa rispetto alla temperatura dell’aria per effetto della evapo-traspirazione fogliare.

4.12 Parcheggi mezzi di trasporto nell’edificio

Si sconsigliano i posti auto chiusi nel sedime dell'edificio, perché costosi, energivori e fonti di inquinamento (gas di scarico, elettrosmog).

I posti auto chiusi e climatizzati sono da prendere in considerazione se e solo se ci sono condizioni ed esigenze specifiche come, ad esempio, quando bisogna assicurare un adeguato comfort all'avvio oppure per rispettare le condizioni operative ottimale delle batterie nei veicoli elettrici in fase di ricarica..

5 La mobilità Sostenibile

Premessa di base sulla mobilità individuale o famigliare

  • La scelta di quale mezzo di trasporto da impiegare (piedi, bicicletta, mezzi elettrici o mezzi a combustione interna) va commisurato alla lunghezza dei tragitti, traffico, di cosa trasportare e condizioni al contorno (clima, incentivi, ecc.).
  • Vanno privilegiati le movimentazioni a basso impatto sui cicli naturali in termini di emissioni di CO2, particolato e contaminanti vari.
  • La modalità di movimentazione dolce va decisa in base alle esigenze di puntualità e benessere fisico, alla fine del tragitto, soprattutto per chi svolge un lavoro di ufficio.
  • Va favorito l’impiego dei mezzi pubblici sostenibili (treno, filobus e autobus ibridi e elettrici).

Le regole da rispettare nell’ambito della Mobilità Sostenibile sono le seguenti:

5.1 Mobilità dolce

Si consiglia di spostarsi a piedi il più possibile.

L’uso della bicicletta tradizionale è da favorire, promuovere e incentivare.

Vanno sviluppati progetti idi ampliamento delle reti ciclo-pedonali tra quartieri e frazioni.

Vanno adottati e promossi il pedibus e il bicibus nelle scuole.

Come genitori si consiglia di rendersi disponibili per l’assistenza e per diffondere la mobilità dolce per i ragazzi/e nelle scuole e asili.

5.2 Scelta della modalità di ricarica

Ogni condominio deve essere dotato di un numero adeguato di colonnine di ricarica (vedi punto 4.8)

Nei luoghi pubblici si consiglia un sistema di ricarica intelligente (smart) che possa risponde a più modalità di utilizzo familiare (carica veloce, notturna lenta, a inseguimento solare, ecc...)

Nelle residenze e nei condomini si consiglia di abbinare la presa di carica ad un accumulo di capacità adeguata per ottimizzare l’autoconsumo nel range 60-90%.

Si consiglia di adottare un accumulo tendendo in conto il grado di autoconsumo che si desidera raggiungere oggi ma, soprattutto in futuro.

Si consiglia di scegliere soluzioni di accumulo modulari o scalabili per tener conto dei fabbisogni di elettricità crescenti.

5.3 Infrastrutture di ricarica nella ristrutturazione dei condomini

In ogni caso va rispettata la normativa in essere.

Va prevista la presenza di impianto fotovoltaico di condominio e un accumulo di condominio.

Va favorito il car sharing e la buona pratica di condividere le auto elettriche tra condomini consenzienti.

5.4 Scelta dei veicoli elettrici in funzione dell’uso previsto

Si consiglia chi utilizza auto di fascia alta diesel e a benzina, che effettuano percorsi lunghi, di valutare le proposte di auto elettrica che assicurano larga autonomia e ricariche rapide; ormai quasi tutte le marche hanno a catalogo soluzioni elettriche adatte allo scopo.

Si consiglia chi ha una auto elettrica di pianificare il viaggio in anticipo utilizzando i portali predisposti allo scopo.

Nel caso di viaggi lunghi e in aree poco servite dalle colonnine elettriche è consigliato l’impiego di un veicolo ibrido a noleggio.

Si consiglia in ogni cso di dotarsi di una caricatore mobile per le ricariche di emergenza o nei casi non ci siano colonnine di ricarica disponibili.

5.5 Scambio dell’energia delle batterie di potenza con la rete

Si consiglia, dove possibile, di adottare un contratto di fornitura di energia elettrica verde che consenta lo scambio di energia con rete in modo bidirezionale (V2H e prossimamente G2V e V2G).

5.6 Sviluppo e promozione del TPL

La mobilità individuale e familiare va orientata all’impiego dei mezzi pubblici in particolare nelle aree urbanizzate e fortemente inquinate.

Si consigliano le municipalizzate, i noleggiatori, i gestori di flotte di procedere al rinnovo del parco veicoli scegliendo soluzioni elettriche incentivate dallo stato e dalla UE.

6 Uso delle fonti rinnovabili

Premessa di base sull’uso delle fonti rinnovabili a livello familiare.

Il ricorso alle fonti rinnovabili per disporre di elettricità e energia termica (caldo e freddo) va consigliato sempre, in ogni caso, e negli edifici climatizzati.

Tendenzialmente ogni famiglia dovrebbe progressivamente indirizzarsi all’uso dell’elettricità per tutte le utenze termiche della famiglia: riscaldamento, ACS e cottura dei cibi.

Le regole da rispettare nell’ambito dell’uso delle fonti rinnovabili sono le seguenti:

6.1 Autoproduzione energia elettrica

L’adozione di una soluzione va commisurata ai consumi attuali e futuri della famiglia o di una organizzazione.

6.2 Utilizzo del solare termico

Vale quanto detto al paragrafo 4.7.

L’utilizzo del solare termico va considerato in relazione alla situazione specifica.

Si consiglia di adottare il solare termico in particolare se si ha una piscina oppure si ha un accumulo di energia termica settimanale o mensile o stagionale (acqua o fluidi con cambiamento di fase o terreno).

Nel caso di sistemi a pompa di calore geotermico (scambiatore a terreno, serbatoio di acqua o di fluido eutettico) Il solare termico và utilizzato anche per rigenerare gli accumuli stagionali ad acqua, fluidi con cambiamento di fase, terreno.

Vanno favorite tutte le iniziative di generazione elettrica tramite cicli termodinamici che impiegano campi solari a concentrazione.

6.3 Accumulo di energia termica

Con una pompa di calore acqua-aria o acqua-acqua o terreno-acqua è consigliabile la realizzazione di accumuli di energia termica calda o fredda su base settimanale, mensile o annuale.

Si consiglia di impiegare la domotica per gestire i flussi di energia per ricercare la soluzione ottimale su base annuale.

6.4 Utilizzo del fotovoltaico per ACS

Si consiglia di utilizzare una pompa di calore in sostituzione del boiler elettrico o a gas o altro combustibile.

In casi da valutare può essere consigliata l’installazione di accumulo elettrico.

6.5 Sostituzione della caldaia per il riscaldamento

Quando l’abitazione ha ottime prestazioni energetiche è opportuno dotarsi di impianto fotovoltaico e di accumulo elettrico

Si consiglia l’impiego delle pompe di calore con COP in riscaldamento almeno di 4,5.

6.6 Climatizzazione estiva con l’impiego del solare

Va valutata l’esigenza di raffrescamento impiegando il FV con accumulo freddo di da tre a 7 giorni in funzione della situazione climatica locale.

Va tenuto presente la possibilità di utilizzare il solare termico per generare freddo con pompe di calore ad assorbimento.

La tecnologia ORC va tenuta presente nei progetti di quartieri e nelle centrali di co-tri-generazione di quartiere o nei centri commerciali.

6.7 Uso della biomassa

L’uso della biomassa (e di altri combustibili) va tendenzialmente abbandonato per i problemi di pulizia e qualità dell’aria indoor e outdoor nel rispetto comunque delle tradizioni culturali soprattutto nelle zone di collina e montagna.

Va incentivata la sostituzione edi vecchi generatori con gneratori a bassissime emissioni, generatori a cinque stelle.

La coltivazione di biomassa primariamente va pensata per mitigare e ridurre il fenomeno dell’isola termica e per ridurre i danni causati dal cambiamento climatico (perdita di biodiversità) e per ridurre i carichi termici estivi negli edifici residenziali, terziario, industriali.

L’uso della biomassa nel territorio va pensato per produrre biochar da impiegare come ammendante in agricoltura oppure per la produzione di gas naturale per l’impiego nelle celle a combustibile dei mezzi TPL e per veicoli di alta gamma.

Va favorita la diffusione dei tetti e pareti verdi e, inoltre, la possibilità che i tetti dei centri commerciali possano diventare sedi di produzione orto-frutticole,  floricole per vendita a “km-zero”

6.8 Cogenerazione

La cogenerazione va studiata e progettata per l’utenza termica. L’energia elettrica è da considerarsi un output secondario da auto-consumare o vendere in rete.

Per esigenze di climatizzazione estiva potrebbe essere necessario considerare l’utenza di raffrescamento come primaria. In tal caso è consigliabile la gestione dei cascami di calore per un accumulo stagionale.

6.9 Autonomia energetica

L’autonomia energetica va attuata seguendo un percorso che parte dall’efficientamento dell’involucro, prosegue riducendo l’apporto della radiazione solare d’estate, e si completa con l’installazione del fotovoltaico e della pompa di calore per la climatizzazione invernale e estiva, ventilazione forzata con recupero energetico.

Ad esclusione degli interventi obbligati (guasto improvviso, adeguamento normativo) un intervento specifico va sempre proceduto da una analisi delle priorità di intervento basandosi sui tempi di ritorno semplice.

6.10 Sostituzione delle fonti fossili con quelle rinnovabili

Ogni fonte fossile in uso va dismessa, entro un congruo lasso di tempo, adottando soluzioni che impiegano le fonti rinnovabili.

Qualsiasi processo di combustione ad alta temperatura va evitato adottando tecnologie che impiegano energia elettrica oppure energia solare termica a concentrazione.

Il processo da sviluppare e diffondere è la produzione di biochar tramite la pirolisi a bassa media temperatura. In questi casi la generazione elettrica e termica sono da considerarsi secondarie.

Le attività produttive che impiegano processi a media e alta temperatura possono trarre vantaggio dallo sviluppo della filiera dell’idrogeno collegato alla produzione fotovoltaica e soprattutto eolica a terra e, soprattutto, offshore con piattaforme galleggianti o meno.

Vanno favorite tutte le iniziative che applicano l’idea di Generazione Diffusa al posto della Generazione Concentrata in pochi poli.

Lo sviluppo delle comunità energetiche sostenibili va sostenuto e attuato.

Treviso, 01/08/2020

Prep. GP  Ver. C.D. allargato Appr. GP



[1] Cambiamento climatico, inquinamento nei cicli naturali, pandemie che sono riconducibili direttamente o indirettamente all’uso delle fonti fossili e ai modelli di vita in atto.

[2]  I materiali e le soluzioni adottate devono essere in possesso di certificazione di prodotto emessa da organizzazione accreditate o conosciute in Italia o nella UE, quali ad esempio: EPD, Ecolabel, Anab-Icea, Natureplus, ecc.

[3] In funzione della normativa vigente; bruciatori siano certificati 5 stelle o almeno 4 (minimo di legge dal 01/01/2020 vedi https://www.stufefocolari.com/Stufe_caminetti_5_stelle.htm))

[4] Temperature esterna per più giorni  inferiori di 5 gradi rispetto alla minima di progetto; forti nevicate; black-out; isolamento sociale, ecc.

[5] La norma vigente li prevede solo sulle nuove costruzioni.