In Olanda la prima discoteca eco-sostenibile

È nata la prima discoteca eco-sostenibile d'Europa. Affacciata sulle vie centrali di Rotterdam, si chiama Off Corso: il primo dance-club che si «autoricarica» con il movimento delle persone che si dimenano in pista, grazie a un tecno-pavimento in grado di trasformare l'energia cinetica in energia elettrica. «Frequentare un club trendy, in modo responsabile» è lo slogan con cui la frangia olandese del movimento Critical Mass ha presentato lo scorso 14 ottobre la novità, che intende «unire divertimento e lifestyle alle ultime idee in fatto di sostenibilità ecologica». Si balla, insomma, ma intanto si producono fiumi di kilowatt. In tempi in cui non si sa come incanalare le energie dei giovani europei, l'eco-discoteca potrebbe diventare, chissà, un valido modo per metterle a frutto, almeno in parte. Tra i promotori, l'associazione Enviu, che si occupa di tematiche ambientali, e lo studio di architettura Döll-Atelier voor Bouwkunst che ha sviluppato la tecnologia. Si tratta di un dancefloor sospeso su particolari cristalli in grado di produrre energia detta «piezoelettrica» se compressi e fatti vibrare. Gli impulsi vengono poi incanalati verso un unico generatore, che copre il fabbisogno energetico di tutto il locale. Il quale propone tra l'altro, diversi altri elementi «d'avanguardia» e un po' new age, come pareti che mutano colore in base alla temperatura, ed un giardino pensile realizzato sul tetto. Sono diversi i progetti europei finalizzati a trasformare il movimento delle persone in energia elettrica. Come quello dell'inglese Clair Price del gruppo Facility Architect, che in collaborazione con l'università di Hull sta cercando di realizzare una scala capace di raccogliere le vibrazioni del passaggio umano. L'obbiettivo, secondo l'architetto, è «convertire almeno il 50% dei 6/8 watt generati da ogni persona sulle scale». A fine anno sono attesi i risultati di un altro progetto, curato dall'ingegnere Jim Gilbert, sempre della Facility: dotare il pavimento di alcune stazioni metrò londinesi di generatori a pressione idraulica, in grado di catturare i watt prodotti da ogni passo. Il passaggio dei 34 mila passeggeri che camminando ogni giorno presso la Victoria Station producono «un'energia che, catturata, potrebbe alimentare 6500 lampade a led». Dopo i fanatici di house music, insomma, sarà la volta dei pendolari. Alessandro Di Lecce - 31 ottobre 2006

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