Gli aquiloni che sfruttano le correnti sottomarine

La società anglo svedese Minesto, spin-off del gruppo Saab, sta perfezionando il Deep Green, un innovativo sistema per lo sfruttamento delle correnti marine e di marea: una struttura costituita da speciali profili alari che supportano un generatore e volteggiano a 100 metri di profondità sospinti dalle correnti di marea.

La tecnologia rievoca, per certi aspetti, il sistema ingegnerizzato dal torinese Massimo Ippolito e conosciuto con il nome di Kitegen: un apparato che attraverso il movimento di una serie di profili alari sfrutta le correnti d’alta quota, caratterizzate da maggiore regolarità e potenza . In modo analogo agli aquiloni del Kitegen, il sistema ideato dalla Minesto sfrutta le correnti marine o di marea. Le correnti troposferiche hanno velocità dell'ordine dei centinaia di km orari, mentre le correnti di marea hanno velocità che vanno da 1 a 3 metri al secondo. Tenendo conto che il mezzo acquatico è 800 volte più denso dell'aria, si deduce che una corrente marina con velocità di 2,5 m/s ha più energia cinetica di una corrente eolica a 260 km/h.

L'ala del sistema è di 12 metri e al centro è fissata la turbina con una potenza nominale di 500 kW, il tutto è ancorato al fondale tramite un cavo e un sistema di controllo fa compire al congegno delle traiettorie predeterminate nella corrente marina. Questo movimento porta acqua alla turbina a velocità circa 10 volte maggiori di quella propria della corrente marina.

Le correnti marine e di marea sono molto costanti e quindi il sistema non sofrirebbe della discontinuità che caratterizza la maggior parte delle tecnologie che sfruttano le fonti rinnovabili.

Attualmente Minesto sta sperimentando un prototipo in scala 1:4 al largo delle coste dell’Irlanda del Nord. Il video mostra la simulazione del funzionamento in acqua del sistema.


Sul fronte italiano, è in corso di realizzazione il Kitegen nella nuova configurazione Stem in Provincia di Asti, in un sito caratterizzato da bassa ventosità, inadeguata alla realizzazione di un impianto eolico tradizionale, è prevista per la fine del 2009.
 
Redazione:  Francesco Pasqualin, Sara Capuzzo
 
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