Durante la settimana c'è stata una sollevazione che ha consigliato il Ministro dell'Economia, Tremonti, ad un retrofront anche per effetto della posizione del Ministro dell'Ambiente, Prestigiacomo. Quasi sicuramente l'art. 29 verrà cassato, altrettanto sicuramene verranno introdotti dei tetti sui fondi disponibili.
La sollevazione è srvita anche per capire quanti e quali sono gli interessi in gioco con il 55%. Vediamoli in dettaglio (rilevati in un articolo di Iezzi su Affari&Finaza, de LaRepubblica, 8/12/08).
2007 --> sono 106.000 le domande perventute e autorizzate dall'Enea per 1,5 miliardi di Euro di valore degli interventi (Dati ENEA);
2008 --> 136.000 domande autorizzate (in progress) per circa 2,0 miliardi di Euro di valore (Dato ENEA);
37% degli interventi autorizzati dall'Enea riguardano l'isolamento dell'involucro (pareti esterne, vetrate e infissi);
27% degli interventi autorizzati sono relativi alla installazione della caldaia a condensazione;
20.000 sono le aziende artigiane che impiegano 80-100.000 addetti coinvolti negli interventi (dato CNA);
609.972 sono le imprese (98,4% con meno di 20 addetti) coinvolte nel "Sistema Casa" (dato Confartigianato);
1.936.869 addetti del "SisTema Casa" potenzialmente coinvogibili (dato Confartigianato);
66,9 miliardi di € all'anno è il valore aggiunto attuale del Sistema Casa (dato Confartigianato);
492.000 nuovi addetti nel Sistema Casa nel periodo 1998-2007 (trend di crescita naturale e anche per effetto dell'incentivo del 36%);
29,5% l'incremento % degli addetti rispetto al periodo precedente contro un 12,9% (agricoltura, manifatturieo, serivizi) di incremento negli altri settori. Confartigianato evidenzia che la differenza, cioè il 16,6%, sia conseguenza diretta dell'incentivo del 36%;
92.700 sono gli interventi di riqualificazione energetica coinvolti nell'applicazione della norma sulla retroattività del 55% (dato Confartigianato);
11.067 addetti del Sistema Casa coinvolti nei 92.700 interventi in cui verrebbe meno il 55% (dato Confartigianato);;
402.811 sono le unità abitative che hanno usuifruito degli incentivi del 36% (il massimo si è verificato nel 2007 dopo 10 anni dall'introduzione dell'incentivo)(dato Confartigianato);
283.700 sono le imprese che svolgono attività irregolare. Non è dato di sapere in quale misura il 36% ha portata a ridurre il lavoro abusivo (dato Confartigianato);
1,07 miliardi di Euro di entrate di tasse in meno nel 2008 e di circa 0,356 miliardi di euro nei prossimi tre anni secono l'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili):
200.000 tonnellate di CO2 in meno per effetto degli interventi approvati (Stima ENEA)
62 milioni di tonnellate di CO2 sono immesse dalle abitazioni in Italia;
15,8% è l'aumento di emissioni di CO2 nel periodo 1995-2005 dovuto alle abitazioni contro l'11,7% globale nello stesso periodo;
17,5 € per ogni kg di CO2 non immessa nell'ambiente per effetto degli interventi effettuati con il 55% (dato EC);
350 € spesi di investimento per gli interventi fatti con il 55% per risparmiare 1 kg di petrolio equivalente ogni anno (dato EC).
Da quest'ultimo dato emerge anche una ulteriore informazione. Considerando che gli interventi sono fatti per durare almeno 20-50 anni, ipotizzando una durata media di 30 anni, avremmo che il costo dell'energia risparmiata negli interventi del 55% sarebbe pari a circa 10.000 €/tep; tale valore è 8-10 volte tanto quello che dovrebbe essere.
Sembrerebbe quindi che gli interventi siano stati - mediamente - "di lusso". In altre parole gli interventi energetici effettuati col 55% sono stati "arricchiti" da interventi che poco avevano a che fare con l'energia. Chi potrebbe però dire l'ultima parola in tale materia è l'Enea che ha tutti gli elementi per valutare quanto gli interventi siano stati "arricchiti". Sarebbe bene quindi approfondire bene la questione prevedendo l'introduzione di correttivi sugli incentivi favorendo gli interventi con il CER (Costo dell'energia risparmiata) più basso oppure l'EROEI (Energy Return on Energy Investement) più alto. Se dobbiamo fare delle modifiche cerchiamo di farle favorendo realmente il risparmio energetico e la sostenibiltà
Questo è, per adesso, un piccola selezione di frammenti di informazione della filiera energetica della "comunità del 55%" (e del "36%").
Nei prossimi giorni scopriremo sicuramente dell'altro.
Gianfranco