Diario di bordo: le esperienze di chi guida l'auto elettrica ogni giorno

 

Davide, 44 anni, Caprie (TO), Nissan Leaf prima serie
"La regola è: la prende chi deve fare più chilometri"

Da sempre col pallino dell'elettronica, delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica (sono laureato in ingegneria elettronica, e lavoro nel campo), nel 1988 trasformai il mio ciclomotore in elettrico, con un inverter autocostruito. L'autonomia era ridicola, ma la soddisfazione immensa anche perché l'incremento di potenza era notevole.
Dopo aver atteso per più di un anno la mitica Zoe, alcuni aspetti tecnici mi hanno fatto cambiare idea, ed ho scelto una Nissan Leaf prima serie acquistata ad aprile 2013 con 8 mesi di vita e 2.500 km.
In famiglia abbiamo la necessità di avere 2 macchine, possediamo un'altra vettura a gasolio, ma da quando abbiamo la Leaf questa è diventata la nostra vettura principale, che io e mia moglie ci contendiamo. La regola di base è che la prende chi deve fare più km. Nel primo anno abbiamo fatto più di 20.000 km con la Leaf, e solo 5.000 con la tradizionale.
La ricarico sempre a casa con un cavo modo 2 regolabile che produco io stesso, la maggior parte delle volte sfruttando il mio impianto fotovoltaico da 6 kW, oppure quando la parcheggio al lavoro (a 55 km da casa mia) da una comune presa industriale monofase. Normalmente limito la ricarica all'80% per massimizzare la vita della batteria.
Finora la mia Leaf non ha mai visto una wallbox o colonnina pubblica, anche perché nella mia regione (Piemonte) non ce ne sono proprio. Nel mio caso il passaggio all'elettrico è ecologico (ricarico per la maggior parte tramite fotovoltaico) e conveniente: ogni anno risparmio il bollo, 2.000 € di gasolio, 300 € di assicurazione, 600 € di tagliando. Ho calcolato che ammortizzo l'extra costo in 2 anni. Ma il piacere di guida non ha prezzo, l'avrei presa anche se non fosse stato conveniente. Perché sia conveniente occorre avere un box privato con presa di corrente, un impianto fotovoltaico, un percorso medio compatibile con l'autonomia della vettura, ed una vettura tradizionale per i rari spostamenti più lunghi. Solo se si soddisfano queste condizioni diventa conveniente ed ecologica, altrimenti rimane comunque la soddisfazione di guida (che non ha prezzo) ma non si risolvono i problemi ambientali. Le colonnine pubbliche a me non servono, le vetture elettriche non sono ancora adatte per gli spostamenti lunghi.

Liberato 48 anni, Udine, Renault Zoe, Renault Twizy 45, Birò Estrima
Il mio tris elettrico


Dopo un attenta e mirata analisi dello stile di mobilita' familiare ho scelto nel 2010 il Birò dell'Estrima (28.000 km) nel 2012 il Twizy 45 della Renault ( 22.000 Km) ed infine nell' Aprile 2014 la Renault Zoe (4.500 Km) ovvero i mezzi ideali per me e la mia famiglia.
Con i quadricicli, sia io che mia moglie lavoriamo in centro citta' a Udine, parcheggiamo gratis nella ZTL, ricarichiamo spesso con il nostro impianto fotovoltaico, ci viaggiamo 365 su 365. Fantastico.
"Il Mio tris Elettrico" si è materializzato con l'acquisto della Renault Zoe Zen optando per questa scelta  in quanto la mia mobilità fuori città si sviluppa quasi interamente nel territorio del mio splendido Friuli Venezia Giulia con eccezioni nella vicina Austria e nel vicino Veneto ( soprattutto Località Termali ) e  con un'autonomia in modalità Eco di 150/160 km unita alla presenza di qualche colonnina di ricarica , unita alla disponibilità dei concessionari Renault a farti ricaricare, unita alla possibilità di avere il nuovo cavo di ricarica originale ZE per la ricarica di emergenza da effettuare a casa (Mennekes - Schuco), la scelta mi è sembra oggettivamente " un'avventura Elettrizzante". 
Ma quello che ci tengo a sottolineare UNA VOLTA PER TUTTE e' che l'elettrico  non può essere la soluzione ideale per tutti, ma tutti in base al proprio stile di mobilita' dovrebbero saper scegliere il mezzo adatto e farsi i dovuti conti soprattutto nel medio e lungo termine. Personalmente guidare elettrico mi ha fatto tornare la VOGLIA di GUIDARE e ne sono FELICE. E' sull'esperienza maturata dalle proprie scelte che ci si arricchisce per un confronto costruttivo sulla mobilita'.



Mario, 41 anni, Nissan Leaf, 15.000 km
I primi bilanci dopo un anno di utilizzo e 15.000 km percorsi

Innanzitutto la cosa più importante: non sono mai rimasto a piedi, né ci sono arrivato vicino. È chiaro che ogni spostamento un po’ lungo va programmato con attenzione, privilegiando il percorso “breve” rispetto a quello “veloce”, e dunque le statali rispetto alle autostrade (col che si risparmia anche). Tuttavia in condizioni critiche (inverno e pioggia) questo si può rivelare controproducente, visto che se si sta molto fermi nel traffico il riscaldamento, il tergicristallo e i fari comunque succhiano un bel po’ di batteria. L’autonomia reale è naturalmente molto più bassa del dato ufficiale. A chi mi chiede rispondo che con un “pieno” si può contare ragionevolmente su non più di 120 km, ovviamente se si guida molto tranquillamente e senza il climatizzatore/riscaldamento. Se poi si tiene conto che è buona norma ricaricare la batteria solo all’80% e che non è il massimo girare con meno di due tacche residue (sulle 12 totali), allora diciamo pure che un range veramente tranquillo è di 80 km. Che però si sono rivelati più che sufficienti per la stragrande maggioranza degli spostamenti routinari. Le soddisfazioni più grandi sono naturalmente quelle di muoversi in città senza alcuna emissione allo scarico e in silenzio, oltre a quella di ricaricare, quando possibile, in modalità 100% fotovoltaica, e quindi muoversi realmente a impatto quasi zero. Anche i bambini sono entusiasti, e preferiscono nettamente quando ci si muove con “l’elettrica”, anche se ambirebbero alla Tesla, beata ingenuità… Altra soddisfazione, ma non credo duratura, è quella di poter parcheggiare in pieno centro a Milano, magari proprio davanti alla Scala!
In seconda battuta, ma tutt’altro che trascurabile, il piacere di guida. Silenzio, assenza di vibrazioni, fluidità, accelerazione bruciante e progressiva quando serve. Un’elettrica è pure il luogo ideale per lunghe conversazioni telefoniche in vivavoce. Due parole sui costi: bollo assente, assicurazione RC a prezzo ridicolo, area C di Milano gratuita, parcheggio gratuito sulle colonnine di ricarica, ricarica a casa gratuita quando c’è il sole. Sicuramente gli investimenti iniziali sono importanti, ma in una prospettiva di lungo termine…

Pasquale, 52 anni, Portogruaro (VE), Renault Zoe, percorrenza annua 15.000 Km
La mia Zoe viaggia solo ad energia verde

Dopo un anno e 15.000 km percorsi in ambito urbano, ma soprattutto extraurbano tra le provincie di Venezia, Treviso e Pordenone, posso dire che la scelta del veicolo elettrico è stata azzeccata. Lo usa molto mia moglie Sabina che per lavoro deve percorrere oltre 50 km al giorno tra Portogruaro e Caorle. La maggior parte della percorrezza si realizza su questa tratta. Per il resto viene usata in città e dintorni per tutti gli usi tipici della seconda auto. Sebbene l'auto consenta mediamente oltre 150 km di autonomia, abbiamo organizzato la possibilità di ricaricare la vettura sia a casa che in ufficio dove, tra l'altro, la fornitura di energia è verde certificata, cioè proveniente da fonti rinnovabili. Se poi l'auto è a casa di giorno, possiamo anche sfruttare l'impianto fotovoltaico direttamente. Ciò capita una o due volte a settimana. Dunque per i tipici tragitti che si possono compiere non c'è alcuna ansia da autonomia. La comodità ed il piacere di guida ci accompagnano ogni giorno. Abbiamo anche una monovolume a doppia alimentazione benzina e gas GPL e la differenza è netta quando si torna a guidare un'automobile tradizionale come quella. Quando si guida un'auto elettrica come la nostra, vuoi per i limiti di autonomia, vuoi per la comodità di lasciare rallentare il veicolo da sé al rilascio dell'acceleratore, si è rilassati. Questo al momento porta anche beneficio sul fatto che si sceglie di percorrere strade comuni anzichè l'autostrada, risparmiando e in definitiva, tenendo una guida più morigerata. Anche qui registriamo un piccolo vantaggio sulla sicurezza stradale passiva dovuta proprio a questa impostazione. Quando manovri in spazi chiusi come l'autorimessa, non inquini e non devi arieggiare poi! Ci piace la curiosità della gente che osserva la nostra auto elettrica sia in marcia sia durante le soste. Soprattutto quando è in ricarica nel parcheggio dell'ufficio. Capita spesso che chiedano di chi sia l'auto per complimentarsi per la scelta. Oppure per chiedere informazioni sulla vettura. Ovviamente noi forniamo tutte le informazioni in nostro possesso perchè siamo orgogliosi della scelta e vorremmo che fosse condivisa il più possibile. Con quest'auto non si va alla pompa di carburante da un anno con grande soddisfazione. La sensazione di essere più indipendenti dalpunto di vista energetico è molto intensa. Ci sono meno costi di gestione dovuti all'esenzione per il bollo auto, alla RCA ridotta e alla manutenzione molto più leggera. In definitiva riteniamo che già oggi, con qualche sforzo iniziale per l'acquisto, si possa scegliere un auto elettrica. Un domani in cui ci saranno infrastrutture pubbliche di ricarica e migliori batterie andrà ancora meglio. Bisogna provare e crederci però, senza lasciarsi convincere dalla massa che vede in questo nuovo tipo di veicolo solo problemi. 

Christian, 48 anni, Lostallo (SW), Renault Zoe
Weekend solo elettrico per ben 700 km!

A tutti gli scettici che pensano che l'auto elettrica non possa essere considerata come auto principale per la famiglia: primo viaggio con la Renault Zoe Z.E. attraverso le alpi Svizzere. Partenza da Lostallo direzione Chur, Zurigo, Neuchatel, La Chaux de Fonds, Neuchatel, Lucerna, San Antonino e Lostallo percorso cira 700 km

 

Mirko Massimiliano, 39 anni, Lecco, Citroen C-Zero, percorsi 9.000 km
Cambia il modo di intendere gli spostamenti


"Il veicolo elettrico non va usato come un motore endotermico. Con questa convinzione e dopo un'attenta analisi sugli spostamenti giornalieri, ho acquistato una C-Zero usata (482 km) il 4 aprile 2014. Ad oggi, dopo 9.000 km fatti, nonostante tale mezzo abbia un'autonomia testata a 146 km, posso certificare che l'uso è assolutamente compatibile con quello quotidiano e per gli spostamenti entro un raggio di poco superiore ai 50 km. Tale limite aumenta quando esistono ricariche veloci! Molto importante, per l'ultimo incremento di immatricolazioni degli ultimi 2 anni, è stata la massiccia installazione di colonnine del progetto greenlandmobility con fornitura gratuita di energia elettrica. Il consumo di energia è in gran parte coperto dal mio impianto fotovoltaico, rendendo più ecologica e più economicamente vantaggiosa tale mobilità" .

 

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