Con i certificati bianchi un risparmio di 9,6 MTEP

In poco più di cinque anni, l’Italia ha risparmiato oltre 9,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (TEP) attraverso la diffusione di tecnologie più efficienti nelle case, nei servizi e nell'industria. Lo afferma il Sesto Rapporto Annuale sul meccanismo dei certificati bianchi o titoli di efficienza energetica (TEE) recentemente presentato dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, che illustra, in particolare, i risultati degli ultimi dodici mesi di riferimento (1 giugno 2010/31 maggio 2011), ossia del sesto anno di operatività del meccanismo.
Oltre alla sintesi dell’evoluzione del quadro normativo e regolatorio di riferimento, il rapporto descrive e commenta i risultati conseguiti e le principali tendenze evolutive rispetto a quanto registrato in precedenza, esponendo anche alcune valutazioni di carattere generale e di prospettiva.
I dati fotografano un sistema virtuoso che sta accompagnando in modo più che positivo gli obiettivi italiani da qui al 2020. Sono soprattutto i soggetti coinvolti ad aumentare, dando segnali positivi sullo sviluppo del settore: gli energy manager sono, infatti, raddoppiati tra il 2010 e il 2011, mentre le società di servizi energetici sono aumentate del 28% producendo un volume di risparmi di energia pari a circa 6 volte quelli dei distributori obbligati.
In considerevole crescita sono anche i titoli scambiati in un mercato vivace e sempre più liquido, con una forte diminuzione della volatilità dei prezzi e del grado di concentrazione della domanda e dell'offerta. Anche la media mensile delle tonnellate equivalenti di petrolio risparmiate è in aumento, con un picco di circa 330 mila tep/mese nei primi cinque mesi dei 2011.
Particolarmente interessante è l’analisi delle criticità del sistema, addebitabili soprattutto alle incertezze normative causate dalla mancata definizione degli obiettivi di risparmio oltre il 2012. Il rapporto evidenzia, infatti, le difficoltà di coordinamento, gestione e pianificazione per le amministrazioni coinvolte, dovute all’aumento dei soggetti coinvolti, con conseguente allungamento dei tempi decisionali e l’insorgenza di sempre maggiori incertezze per gli operatori. Complessità che provocano anche un evidente indebolimento del sistema per la progressiva introduzione di ulteriori meccanismi d’incentivazione, necessariamente sostitutivi per evitare il rischio di sovra-incentivazioni e doppi conteggi.
Altre incertezze derivano dalla difficoltà di prevedere l’impatto sullo sviluppo dell’offerta di TEE dei nuovi meccanismi d’incentivazione che sono stati gradualmente aggiunti al sistema dei titoli di efficienza energetica.
A queste criticità, si aggiungono alcuni elementi che rallentano o impediscono lo sfruttamento dei potenziali di risparmio correlati ad alcune applicazioni di tecnologie efficienti. In particolare, l’esperienza di gestione del meccanismo ha evidenziato esigenze di nuovo sviluppo o, anche se in misura minore, di aggiornamento della normativa tecnica riguardante i prodotti e ai sistemi ad alta efficienza energetica e alle fonti rinnovabili termiche.
Sono quindi auspicabili tempestive iniziative coordinate a livello nazionale tra l’industria, gli enti di normazione e le istituzioni per consentire un’efficace estensione degli ambiti di applicazione della normativa tecnica.

Fonte:
Sesto Rapporto Annuale sul meccanismo dei Titoli di efficienza energetica
Autorità per l'energia elettrica e il gas - www.autorita.energia.it