Audizione alla X Commissione attività Produttive della Camera - Dalle fossili alle rinnovabili entro il 2035

Mercoledì 25 settembre il nostro Presidente, ing. Gianfranco Padovan, è stato auditato dalla X Commissione della Camera. I temi riguardavano il SEN (Strategia Energetica Nazionale) e il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) per il periodo 2020-2030.

All'audizione erano presenti una trentina di componenti su quasi cinquanta. Il Vice-Presidente della Commissione, ing. Luca Carabetta, ha avviato l'audizione che è durata circa 25 minuti. Ci sono state due domande alle quali è stata data risposta argomentata. La registrazione video dell'audizione è scaricabile dal link https://webtv.camera.it/evento/15015, mentre la presentazione è scaricabile dal link https://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/upload_file_doc_acquisiti/pdfs/000/002/264/Memoria_Energoclub.pdf.

In estrema sintesi il Presidente EnergoClub ha evidenziato l'esigenza di accelerare il processo di decarbonizzazione dei vari settori, consumatrori di energia e, in partcilare, i settori dei trasporti e degli edifici in generale (abitazioni e uffici vari sia pubblici che privati). Ha chiesto di abbandonare il carbone al 2022 anticipando di tre anni la dismissione o "phase-out". Ha chiesto inoltre che anche le altre fonti fossili e inquinanti (bienergia solide, rifiuti, ecc.) siano gestite con date di phase-out, già da adesso, in modo da dare tempo ai portatori di interessi di adeguarsi per tempo.

Evidenziando i settori di consumo fianle e il mix di fonti energetiche utilizzate il Presidente EnergoClub ha proposto di definire le priorità di intervento basandosi sul Principio di Pareto (noto anche come metodo 80/20). Un Piano che vuole coprire a 360° tutti i settori rischia di essere inefficace. 

Un punto critico è stato evidenziato e riguarda l'impegno che il mondo "privato" dovrà accollarsi per raggiungere gli obiettivi parziali del SEN e del PNIEC al 2030. Se lo stato investe 175 miliardi in 10 anni il privato ne dovrebbe investire quasi 3.000 miliardi di euro in 10 anni. La politica può fare molto per supportare chi decide di decarbonizzare le proprie attività e utenze.

E' stata evidewnziata una grave lacuna sia del SEN che del PNIEC riguardante gli attori che poi saranno chiamati a decarbonmizzare il sistema energetico nazionale: non è previsto nessun aggancio al più grande progetto del mondo relativo alla riduzione delle emissioni dei gas climalteranti, noto come Patto dei Sindaci e con PAES (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile). Sono oltre 9.000 i comuni che in Europa e in altre regioni del mondo hanno aderito al Patto dei Sindaci impegnandoisi a ridurre le emissioni di CO2 nei propri territori, di almeno del -20% al 2020, rispetto ad un anno di riferimento predefinito. Tale progetto sta proseguendo includendo anche i danni provocanti dal cambiamento climatico (PAESC) e ha ora un obiettivo al 2030 di almeno -40% che risulta maggiore di quello previsto dal PNIEC pari a 39%. Il Presidente Padovan è convinto che si possa fare di più, parecchio di più entro il 2030 tant'è che egli popone la decarbonizzazione al 100% entro il 2035.

Terminata la presentazione ci sono state due domande da parte dell'on. Gianluca Benamati, vice-Presidene della X commissione della Camera, ingegnere chimico, e dell'On Luca Squeri, laurea in scienze giuridiche e imprenditore. La prima domanda riguardava sul come attuare il phase-out del carbone portando la scadenza dal 2025 al 2022; la seconda ha riguardato quanto stanno facendo in Francia che ha concentrato gli sforzi su traspoporti e edifici, de-elettrizzando il sistema energetico (dismissione dal nucleare) e ricorrendo alla biomassa. La risposta alla prima domanda ha evidenziato come sia imporetante la volontà politica di attuare le azioni di phase-out sostenendole non con interventi sulla costruzione di centrali che hanno tempi di realizzazione di 5 e più anni ma, invece, investendo sulle rinnovabili e in particolare sul fotovoltaico distribuito e accumulo che ha tempi di realizzazione dell'ordine dell'anno. La risposta alla seconda domanda ha portato l'attenzione sull'informazione e sulle modalità di erogazione dei finanziamenti da parte delle banche. Il Presidente Padovan ha affermato che le banche dovrebbero utilizzare meno il merito creditizio e di più il merito energetico questo faciliterebbe i cambiamento necessario nel settore dei trasporti e delle abitazioni.

La presentazione non ha potuto esporre in dettaglio un punto che il Presidente Padovan ritiene molto importante perché riguarda l'informazione, la consapevolezza dei consumatori e le affermazioni in ambito commerciale degli operatori di settore. Quando una azienda, molto in vista, afferma di vendere "energia pulita" ci si dovrebbe aspettare che il mix di fonti energetiche utilizzate privilegino le fornti rinnovabili. Ma oggi non è così. Anzi è tutt'altro. La verifica del mix delle aziende mettono in luce una realtà molto differente. Tanto che le varie Autorità dovrebbero agire imponendo un codice di comportamento più stringente da loro presidiato.

L'ing. Padovan avrebbe voluto proporre a voce quanto fatto a suo tempo per il fumo delle sigarette. In altre parole l'ing. Padovan propone che tutti i grossisti di energia elettrica e fornitori di combustibili fossili siano vincolati a mettere in bolletta la scritta "Attenzione: le fonti energetiche utilizzate per fornirti di energia causano danni alla tua salute e a quella del pianeta". Se ne farà una petizione.

La proposta di EnergoClub è agli atti al link https://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/upload_file_doc_acquisiti/pdfs/000/002/264/Memoria_Energoclub.pdf.

 

NB: Abbiamo fatto una indagine tramite il CV sui 47 componenti della commissione scoprendo che nessuno di loro ha una auto ibrida o elettrica. E, questo, la dice lunga sul grado di consapevolezza dei Ns rappresentanti politici e addetti ai lavori. Ci sono altre informazioni interessanti per chi si occupa di statistica. Un esempio? Tredici onorevoli dichiarano di non averre auto a loro intestate.

Staff. EnergoClub