Accumuli, il business dell’immediato futuro?

Pare di sì: il mercato degli accumuli è triplicato negli Stati Uniti, avrà un ruolo sempre più attivo nel fornire stabilità al sistema elettrico, garantirà maggiore sicurezza di approvvigionamento e il costo delle tecnologie è destinato a diminuire in modo consistente.

Stati Uniti: il mercato degli accumuli è decollato

Il 2015 è stato un anno da record: una crescita del 234% rispetto al 2014 con 220,3 MW di installato contro i 61,9 MW dell’anno precedente.

È quanto riportato nell’US Energy Storage Monitor 2015, il rapporto stilato da GMT Research e dalla Energy Storage Association.
La percentuale maggiore dei sistemi di accumulo (l’85%) è stata installata dalle Utilities, in quel segmento di mercato anche denominato “in-front-of-meter” (prima del contatore). Pur se ancora in fase di sviluppo, le installazioni nel comparto residenziale e non residenziale (behind-of-meter) ha comunque registrato un incremento del 405%.

Fonte: US Energy Storage Monitor 2015

E le previsioni per il futuro sono molto incoraggianti: il rapporto prevede che il mercato annuo di accumulo di energia degli Stati Uniti arriverà a 1 gigawatt nel 2019 e a 1,7 gigawatt entro il 2020, per un giro di affari di 2,5 miliardi di dollari.

"Il 2015 è stato l'anno in cui il mercato degli accumuli di energia è veramente decollato", ha dichiarato Ravi Manghani, analista senior di GTM Research. "E anche se la maggior parte della crescita ha riguardato il settore delle Utility, ci aspettiamo un crescente interesse per l’accumulo di energia in diversi settori del mercato".

"L'immagazzinamento dell'energia sta cambiando il paradigma di come generiamo, distribuiamo e utilizziamo l'energia – ha dichiarato Matt Roberts, direttore della Energy Storage Association -. Con la crescita esponenziale prevista nel corso dei prossimi due anni, le tecnologie degli accumuli forniranno servizi energetici più dinamici e consentiranno un utilizzo massiccio della produzione di energia da fonti rinnovabili. Avremo così un sistema elettrico più elastico e flessibile e che avvantaggerà imprese e consumatori".

Stabilità e sicurezza di approvvigionamento

Dello stesso parere è anche Nina Skorupska, direttrice della Renewable Energy Association (REA): “le tecnologie oggi offerte dal mercato per immagazzinare energia sono in grado di fornire soluzioni per rendere più stabile e affidabile il sistema elettrico di ogni nazione. E lo stoccaggio di energia – ha aggiunto – è anche in grado di svolgere un ruolo decisivo per garantire la sicurezza di approvvigionamento energetico”.


Costi in diminuzione

E negli altri Paesi? Cosa ha impedito che il mercato degli accumuli decollasse come accaduto negli Stati Uniti? Un ostacolo che gli operatori del settore hanno più volte evidenziato è legato al costo delle tecnologie. E in più Paesi si è fatto fronte comune per chiedere incentivi ai rispettivi Governi.

Ma pare che barriere di questo tipo possano essere presto superate: secondo uno studio del World Energy Council (WEC), tali tecnologie appaiono più costose di quelle che sono in realtà. Se si tiene in giusto conto il rapporto tra costi e ricavi, lo studio dimostra che investire negli accumuli può avere i suoi vantaggi.

Vantaggi che saranno sempre maggiori nei prossimi 15 anni, periodo in cui il WEC ha stimato che il costo dello storage diminuirà del 70%. E ciò non stupisce, se si pensa a quanto accaduto con il prezzo dei pannelli fotovoltaici negli ultimi anni.

Christoph Frei, segretario generale del WEC ha dichiarato: "C'è un futuro luminoso per lo stoccaggio di energia con un significativo potenziale di innovazione … Il mercato degli accumuli ha tutte le carte in regola per decollare a livello internazionale; e non solo a causa delle riduzione dei costi, ma anche per i benefici che le tecnologie di immagazzinamento di energia possono offrire se applicate nei giusti contesti”.

 

E in Italia?

Due delibere dell’Autorità hanno messo le basi per lo sviluppo del mercato dei sistemi di accumulo, fornendo le regole per la connessione alla rete elettrica e per l’installazione degli apparecchi di misura.

Le nuove regole hanno aperto anche nel nostro Paese interessanti opportunità per la generazione distribuita, in particolare rispetto al fotovoltaico. E le più recenti tecnologie hanno grandemente ampliato le potenzialità del settore.

 

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