Il rivoluzionario isolante alla lolla di riso

20-05-2009 19:09

Una innovativa soluzione high-tech a base di cenere di lolla di riso potrebbe garantire prestazioni isolanti dieci volte superiori rispetto ai tradizionali materiali derivati dal petrolio. Per intuire la portata del nuovo brevetto basta pensare che adottando il sistema l’efficienza dei frigoriferi delle nostre case incrementerebbe del 50%.

Per aver ottenuto tale clamoroso risultato, un gruppo di studenti della University of Michigan ha vinto il Clean Energy Prize promosso dal Massachusetts Institute of Technology (MIT). Un premio di 200.000 dollari che il gruppo di lavoro investirà nella start up Husk Insulation, azienda che si occuperà della commercializzazione del nuovo isolante.

La lolla è un sottoprodotto che deriva dalla lavorazione dei cereali (del riso nel caso specifico) ed è costituita dall'insieme dei tegumenti che avvolgono il chicco. Un sottoprodotto di pregio indiscusso, considerati i molteplici settori in cui trova già utile impiego: come combustibile per produrre energia elettrica e calore mediante cogenerazione, come pacciame in giardinaggio, come fondo per la lettiera di animali da stalla. Le ceneri, in particolare, trovano applicazione nella produzione di cemento o nella fabbricazione di refrattari per l'industria siderurgica.

In base alla varietà, la percentuale di lolla nel riso grezzo varia dal 17 al 23%. Per il 45% è costituita da cellulosa, mentre le ceneri, costituite quasi interamente da ossido di silicio, si aggirano intorno al 17%.

Secondo lo scenario prefigurato dai ricercatori del Michigan, nell’arco dei prossimi 18 mesi l’innovativo prodotto si inserirà nel mercato del settore della refrigerazione. Per raggiungere l’ambizioso traguardo servirà più del doppio rispetto al budget oggi a disposizione, ma il fatto non sembra rappresentare un problema per gli studenti, già in lizza per aggiudicarsi un altro paio di riconoscimenti. Una volta conquistato il mercato del freddo, la tecnologia sarà perfezionata per incontrare le esigenze di isolamento dei settori edile e dei trasporti e, con ogni probabilità, rivoluzionare i rispettivi mercati.

L’utilizzo della lolla nel settore degli isolanti vanta degli interessanti precedenti. Già lo scorso anno la professoressa Halimaton Hamdan, della malesiana Universiti Teknologi, aveva scoperto un sistema economico per convertire gli scarti della lavorazione del riso in Maerogel: una variante del tradizionale aerogel, il solido più leggero al mondo (costituito per oltre il 95% di aria e per la rimanente quota da silice), che si presenta come “fumo ghiacciato” e vanta prestazioni particolarmente interessanti. Ideale per coperture trasparenti, applicazioni nei chip dei computer e nelle componenti delle batterie, eccellente come isolante acustico e termico, in particolare per l’industria aerospaziale.

Per saperne di più: MIT