Conto energia per il solare termodinamico dal 2008.

La Spagna non solo ha imparato come realizzare il solare termodinamico ma ormai lo promuove, in modo deciso, con incentivi e facilitazioni. 

E noi cosa stiamo facendo dopo l'esperienza di Archimede a Priolo (Enea-Enel, progetto voluto e realizzato dal prof. Rubbia)?  Tra qualche mese - ha affermato il Ministro dell'Ambiente il 18 giugno 2007 - verrà emanato un Decreto interministeriale che introduce l'incentivo di 0,25€/kWh per 25 anni, per poi attestarsi a 0,21€/kWh fino alla vita dell'impianto, a partire dal 2008. Tutte le imprese che realizzaranno impianti solari termodinamici sono allertate.

Non solo, sembra che il Decreto crei spazi anche per tutte le imprese che investiranno nel Nord Africa. Anche loro potranno accedere ad incentivi adeguati.
Sembra che Terna e la Tunisia abbiamo già posto le basi economiche per la trasmissione dell'energia elettrica tra Nord Africa e Italia e Europa.

Questa possibilità dovrebbe creare opportunità notevoli per il nostro Centro-Sud. In effetti la Calabria ha già firmato una lettera di intenti mentre Molise, Puglia, Sardegna, Basilica, Sicilia hanno manifestato interesse a favorire la realizzazione di tali infrastrutture. Ad Ottana in Sardegna sembrano si stiano già mobilitando.

Rubbia, finalmente, vede realizzarsi quanto fatto a suo tempo con Archimede e in Spagna prima di arrivare, "figliol prodigo", nello staff del Ministero dell'Ambiente. Quali sono i risultati attesi con queste nuove centrali solari elettriche? Vediamoli partendo dai costi. 

  1. I costi di produzione dell'energia elettrica previsti sono pari a 0,0434 €/kWh (2 €/GJ) quindi non superiore agli attuali costi con l'impiego del metano e derivati del petrolio,
  2. gli impianti non richiedono materiali sofisticati e limitano l'impatto sull'ambiente (contaminanti, rumore),
  3. i tempi realizzazione non sono superiori a tre anni,
  4. la vita utile è stimata 25-30 anni (migliorabile),
  5. i costi lungo il ciclo di vita sono ridotti e inoltre i materiali sono riciclabili,
  6. il territorio interessato non ha bisogno di bonifiche come per le attuali centrali,
  7. la tecnologia è la scalabile (da 1.000MWe a qualche MWe di potenza) e modulare, 

Lo stesso Rubbia, pur sottolineando la necessità di integrazione tra fotovoltaico (generazione distribuita) e solare termodinamico (generazione concentrata), ha evidenziato che una centrale FV ha una superficie impegnata da 2 a 3 volte maggiore rispetto a quella richiesta dagli impianti solari termodinamici.

Auspichiamo che questo Decreto interministeriale e gli incentivi introdotti smuovano le imprese italiane e europee presto, prestissimo. <<Il passaggio dalle fonti fossili a qualcosa di nuovo e di pulito è inevitabile se vogliamo un mondo migliore» ha affermato il prof. Rubbia durante il convegno del 18 giungo u.s.
Concordiamo, fortemente - e da lungo tempo - concordiamo.

http://www.minambiente.it/moduli/output_immagine.php?id=409