Biocarburanti dal 10% (2020) al 4% (2015)

Il parlamento Europeo ha votato il 7 luglio 2008 per una significativa riduzione dell'obiettivo originario di 10% di biocarburanti entro il 2020, portandolo al 4% entro il 2015. Tra gli obiettivi operativi collegati al 4% sono previsti aumenti di impiego di automobili elettriche o all'idrogeno.

Sviluppo ed espansione dei biocarburanti di origine cerearicola e lignocellosica hanno avuto ed hanno effetti drammatici sui costi degli alimenti primari e sul mantenimento della biodiversità degli ecosistemi (in particolare, foreste e torbiere).

Più di un ricercatore ha evidenziato che, con l'impiego massiccio di biocarburanti, il rilascio della CO2 in atmosfera potrebbe non diminuire. Si veda in proposito la news sull'impatto della CO2 ed etanolo sulla salute.

Un recente studio della Banca Mondiale ha evidenziato che i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 140% tra il 2002 e il 2008, e tre quarti di questa crescita (pari al 105 per cento) sono dovuti alla produzione di biocarburanti da cereali.

La riduzione dal 10% al 4% e' un segnale importante a livello politico anche se molti - noi tra questi - ritengono questa correzione per niente soddisfacente, come evidenzieremo tra poco. Questa mossa a ritroso evidenzia però la consapevolezza di un grave errore di pianificazione: le scelte in ambito energetico vanno valutate in ambito di sostenibilità globale. Bisogna evitare che il futuro delle foreste tropicali e della produzione di alimenti siano compromessi per effetto di interessi "particulari".

Osserviamo che dire che l'obiettivo è stato cambiato dal 10% (2020) al 4% (2015) non fa molta chiarezza. Tutt'altro!
Altra cosa era dire l'obiettivo del 10% (2020) è stato portato a ___? (2020).
Restiamo in attesa di una rettifica.

Fonti: www.salvaleforeste.it  

GP